Al Vinitaly che si è appena concluso e a un mese dall'elezione del nuovo presidente Ettore Nicoletto, il Consorzio Tutela Lugana Doc, ha rappresentato nella kermesse veronese la denominazione-gioello che si estende sulle sponde meridionali del Lago di Garda e che oggi, grazie alla preziosa unicità dei suoi vini e del suo territorio, è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Con oltre 80 etichette in degustazione allo stand – declinate nelle diverse tipologie Lugana, Lugana Superiore, Lugana Riserva, Lugana Vendemmia Tardiva e Lugana Spumante – il Consorzio gardesano ha accolto come ogni anno il grande pubblico del Salone internazionale del vino di Verona, fatto di buyer, stampa, operatori del settore, opinion leader e consumatori di ogni nazionalità. In un mercato che diventa sempre più competitivo, in cui il prodotto enologico ha raggiunto ovunque livelli qualitativi molto alti, il Consorzio Tutela Lugana Doc è stato in grado di farsi conoscere e valorizzarsi nei cinque continenti attraverso una forte opera di promozione internazionale, registrando un export che raggiunge il 70% del fatturato. I produttori di Lugana Doc negli ultimi anni hanno saputo interpretare e rispondere bene alla domanda internazionale, offrendo un prodotto di qualità ed in linea con le esigenze del consumatore di oggi, giovane e attento, che cerca in un vino freschezza, fragranza, buon approccio, ma anche struttura e longevità. Lo stile piacevole e contemporaneo del Lugana lo rende, potenzialmente, uno dei vini del futuro. Un'attenta analisi del mercato che, a chiusura 2018, si traduce in trend di crescita del +8,6% rispetto all'anno precedente.
“Il Lugana è un vino bianco emergente, che ha saputo riscuotere un grande successo in Italia ed in Europa, e che ora è atteso dalla sfida ancora più impegnativa della sua definitiva internazionalizzazione, attraverso lo sbarco in nuovi mercati nel mondo” sottolinea il neopresidente Ettore Nicoletto “I nostri obiettivi sono molto chiari ed in linea con la strategia del precedente mandato, iniziando da un ulteriore sviluppo del valore economico della Denominazione, favorendo un'equilibrata ripartizione dello stesso attraverso tutti i comparti della filiera vitivinicola, e impegnandoci a consolidare il trend positivo registrato negli ultimi anni, con un rafforzamento dell'attività di comunicazione e promozione a livello internazionale”.
A fronte degli ottimi risultati, il nuovo Consiglio si prepara dunque a implementare gli sforzi nella promozione internazionale allo scopo di raggiungere sì nuovi mercati, ma anche di presidiare quelli già maturi e ad alto potenziale di crescita. Negli Stati Uniti soprattutto – dove la conoscenza e l'interesse da parte del consumatore sono maggiori e di conseguenza maggiore è la domanda di vino di qualità (con un occhio di riguardo verso quello italiano) – aumenterà il numero di eventi e di occasioni di incontro e confronto con operatori e stampa del territorio. Non solo oltreoceano, la Denominazione gardesana vuole anche vincere in casa e allargare il “bacino d'utenza” del vino Lugana DOC, portandolo oltre l'areale del Lago di Garda (le province di Brescia, Mantova e Verona sono le maggiori consumatrici agevolate dalla forte componente turistica, soprattutto di provenienza tedesca), nei ristoranti e sulle tavole di tutta Italia, e intensificando l'attività promozionale e la presenza in città strategiche come Milano, Roma, Torino e Napoli. Anche l'Europa dell'Est è nel mirino: in programma a giugno 2019 due masterclass, a Varsavia e a Budapest, rivolte alla stampa e agli influencer locali.
C.d.G.