(Luigi Di Maio con la nuova fidanzata Virginia Saba e Gianni Bruno di VeronaFiere)
di Roberto Chifari
Il giorno dopo lo show di Matteo Salvini, al Vinitaly di Verona, arriva il vicepremier Luigi Di Maio. Il leader dei 5stelle ha toccato tutti temi al centro dell'agenda politica.
“L'incontro con i truffati si basa su un concetto, tutto quello che si farà deve avere l'assenzo dei truffati, altrimenti non andiamo da nessuna parte – dice Di Maio -. L'unica linea che può passare è quella dei cittadini truffati, non passa la mia linea o quella di un altro, passa solo quella, altrimenti è inutile che facciamo i rimborsi. I cittadini devono essere rimborsati, non voglio portare quei cittadini davanti un arbitrato”. Sulla Flat Tax, proposta dalla Lega, Di Maio è stato chiaro: “Sarò io il garante del fatto che la flat tax si deve fare perché entrerà nel Def per quanto mi riguarda. L'unica cosa è che deve aiutare il ceto medio e non i ricchi, questo è l'obiettivo che ci poniamo perché l'abbassamento delle tasse non è un tema di destra o di sinistra ma sacrosanto su cui si fonda l'esistenza di questo governo”. Nel Documento di Economia e Finanza, in via di approvazione: “devono entrare abbassamento delle tasse, gli aiuti alle famiglie che fanno figli: non si discute su questi due temi perché un bambino nato in Italia deve avere gli stessi aiuti di un bambino che nasce in Germania o in Francia”.
Sul rapporto con Matteo Salvini, DI Maio sorride e con calma risponde ai cronisti. “Credo che le due forze politiche che compongono questo governo abbiamo profonde diversità – sottolinea -, ma allo stesso hanno obiettivi comuni che si basano sul contratto di governo. Se ci diciamo le cose su cui non siamo d'accordo alla luce del sole credo che sia anche una questione di sincerità e di trasparenza. Credo che quello che ci dovevamo dire ce lo siamo detti, adesso mettiamoci a lavorare e facciamolo per un Paese che in questo momento ha bisogno di aiuti alle imprese, al ceto medio e alle famiglie. Il contratto ha 4 anni per essere realizzato, basta e avanza per quello che dobbiamo fare”.
Su Quota 100, Di Maio chiarisce che i dati diffusi fino ad ora non sono del tutto veritieri. “Quota 100 è un provvedimento fatto dal mio ministero e si va avanti anche perché sta andando molto bene. Far girare la voce che si possa bloccare in anticipo rischia di fermare le richieste – ha continuato – abbiamo avuto 100 mila richieste in pochissimo tempo e sta andando benissimo, il che significa che abbiamo fatto bene a farla perche c'è tanta gente che è stata bloccata dalla legge Fornero e adesso può andare in pensione liberando un posto di lavoro per i giovani”. Poi, DI Maio si sgancia dall'assalto dei giornalisti: sorride e se ne va. Ad attenderlo c'è il giro tra gli stand del Vinitaly.