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Vinitaly 2019

Centinaio contro Trump: “Se mette i dazi fa sgarro all’Italia. È un’idea stupida”

09 Aprile 2019
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(Gian Marco Centinaio – ph Ennevi VeronaFiere)

di Roberto Chifari

Secondo Coldiretti l'intenzione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi per 11 miliardi di dollari sui prodotti europei andrebbero a colpire l'agroalimentare made in Italy. 

Un danno stimato in 1,5 miliardi di euro. Non si è fatta attendere la risposta del ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio al Vinitaly. “Mettere i dazi non serve a niente, perché dazio chiama dazio – dice il numero uno del Mipaaft – Trump mette i dazi sull'Italia e noi li metteremo sugli Stati Uniti e di nuovo Trump li metterà su vari prodotti. E ci saranno problemi per tutti coloro che importano ed esportano. È stupido mettere i dazi, non ha senso, non si tutela l'economia e si fa uno sgarro all'Italia che non è fatta di stupidi, di conseguenza, se qualcuno mette i dazi sui nostri prodotti vorrà dire che andremo a cercare altri mercati e poi però non si lamentino se non compriamo più certi prodotti o se ne preferiamo altri”.

L'allarme dazi sulle esportazioni negli States, che rappresentano il principale mercato di sbocco del vino made in Italy con un valore di 1,5 miliardi, con un aumento record del 4 per cento nel 2018 preoccupa i produttori. I settori colpirebbero anche vino, formaggi e olio di oliva in risposta agli aiuti europei all'Airbus che danneggiano la Boeing che è alle prese con la crisi scaturita dagli incidenti di cui è stato protagonista il jet 737 Max 8. “Il continuo incremento delle esportazioni di spumanti italiani che, trainate dal Prosecco, nel 2018 sono ammontate a un valore di 333 milioni con un balzo del 13 per cento – spiega la Coldiretti -. L'Italia è il primo paese fornitore di vino e spumante con oltre un terzo del mercato complessivo in valore davanti alla Francia (28%). In pericolo ci sono anche altri prodotti simbolo dell'agroalimentare nazionale a partire dall'olio di oliva con le esportazioni che nel 2018 sono state pari a 436 milioni ma a essere minacciati sono anche i formaggi italiani che valgono 273 milioni”.