(Gerardo Volpone, Violante e Michele Placido)
Da Ascoli Satriano a Verona: al Vinitaly 2018, il debutto ufficiale delle etichette di vini nati dalla promessa che si sono scambiati gli amici d’infanzia Michele Placido e Domenico Volpone nel 1974.
E’ qui che i vini di qualità – prodotti nella natia Puglia – sono stati svelati al grande pubblico italiano e internazionale, alla presenza dei rappresentanti delle due famiglie: Michele, Violante e Michelangelo Placido accanto a Rocco, Antonia, Gerardo, Michele e Camilla Volpone. Otto i vini, bianchi, rosati e rossi, tra cui protagonisti indiscussi sono stati il Rosone, Mimí, il Rosso e il Nero, nati dalla valorizzazione del vitigno autoctono Nero di Troia, e un rosato d’eccezione, il Faragola. Prodotto che nasce da tradizioni antiche, rese attuali da moderne tecnologie, come l’irrigazione sotterranea – che porta le gocce direttamente alle radici della pianta con notevole risparmio d’acqua e grande giovamento della pianta che può godere del caldo asciutto tipico di questo territorio pur ricevendo l’irrorazione necessaria ad una crescita rigogliosa – o la certificazione Blockchain, un registro distribuito e immodificabile, nato con le crittovalute, che permette di tracciare la produzione di qualsiasi tipo di prodotto, col fine di garantire la provenienza e la qualità dei prodotti finiti. La Placido-Volpone, insieme ad EY ed EzLab, è, infatti, la prima cantina al mondo a certificare i propri vini, utilizzando questa tecnologia.
(In piedi: Gerardo Volpone, Michelangelo Volpone, Michele Placido e Michele Volpone
Seduti: Rocco Volpone, Violante Placido e Antonia Volpone)
E il vino, nel progetto Placido Volpone, è solo il punto di partenza di un percorso che ha anche una importante veste sociale e culturale, e che si basa su tre pilastri fondamentali: il vino di qualità, il lavoro – con la creazione di nuove opportunità per i residenti – e la valorizzazione del territorio -attraverso la riscoperta di siti archeologici ancora sconosciuti e l’organizzazione di un calendario di spettacoli teatrali su testi sia antichi che moderni. In occasione del Vinitaly, infatti, Michele Placido ha lanciato il progetto: “Accanto ai nostri vigneti c'è un sito archeologico molto bello, l'antica città di Herdonia, che vorrei far conoscere al mondo, e proprio questa estate inizieremo con una serie di eventi teatrali che allestiremo nell'antico teatro”. Il vino come ambasciatore di un territorio ricco di storia, cultura e bellezza , che attraverso i suoi frutti può condividere con il mondo intero la piacevolezza di un prodotto di qualità, il fascino delle tradizioni culturali più antiche, la scoperta di forme più nuove di creatività.
C.d.G.