Al Vinitaly 2018 il Gruppo Mezzacorona si presenta forte dei risultati ottenuti che lo proiettano ad essere una delle più importanti aziende italiane del settore vitivinicolo guidato dal Presidente Luca Rigotti e dal Direttore Generale Fabio Maccari.
Il Gruppo Mezzacorona ha chiuso il 2017 con un bilancio consolidato che ha sfiorato i 185 milioni di euro, un risultato ottenuto grazie alla qualità e all’eccellenza dei propri prodotti, al forte legame con il territorio, al rafforzamento dei propri marchi (Mezzacorona, Rotari, Feudo Arancio, Stemmari, Tolloy) e al dinamismo commerciale. Mezzacorona gestisce circa 3.500 ettari di vigneti, concentrati sia in Trentino Alto Adige sia in Sicilia, tutti curati con sistemi di produzione integrata e con la massima attenzione alla sostenibilità, valorizzando l’aspetto di tutela ambientale e di bellezza paesaggistica del territorio anche in funzione delle altre importanti attività economiche, in primis il turismo. In Sicilia i 700 ettari vitati delle due aziende agricole Solsicano (Sambuca in provincia di Agrigento) e Villa Albius (Acate in provincia di Ragusa) diventeranno totalmente biologici con la vendemmia 2020, altra tappa fondamentale e di assoluto prestigio per il Gruppo Mezzacorona.
Nel 2017 Mezzacorona ha ottenuto per la seconda volta la Certificazione della produzione Sistema di Qualità Nazionale della Produzione Integrata e ha lanciato dall’inizio del 2018 su tutti i mercati mondiali i propri Vini Certificati, un risultato di assoluto prestigio e affidabilità. Mezzacorona può contare su una straordinaria forza nell’export: nel 2017 la quota di vini venduti ha superato l’80% del fatturato totale con una presenza diffusa in oltre 60 Paesi del mondo. In cima alla lista ci sono gli Stati Uniti, area storica di presenza dei vini Mezzacorona, insieme con la Germania e l’area di lingua tedesca (Austria e Svizzera), il Canada, la Scandinavia, il Regno Unito, Il Benelux, il Giappone, i Paesi dell’Est Europa, e da alcuni anni con sempre maggiore dinamismo, i Paesi emergenti come Russia e Cina e gli altri Stati del Far East.
Al Vinitaly 2018 le grandi novità saranno il “Castel Firmian Marzemino Trentino Doc Superiore 2016”, frutto di una attenta preparazione e delle migliori uve della zona Doc della Vallagarina, il “Castel Firmian ‘Dabèn’ Moscato Rosa Trentino Doc 2016” raffinato ed elegante, il “Teroldego Rotaliano Doc Superiore 2017 Senza Solfiti Aggiunti” con un alto livello di salubrità e il potente rosso siciliano “Hedonis Sicilia Doc Riserva 2015”, eccellenza della produzione di Nero d’Avola di Feudo Arancio.
E ovviamente non potranno mancare in degustazione le nuove annate dei gioielli di casa Mezzacorona a cominciare dal Teroldego Rotaliano “Nos” 2011, Nerofino Castel Firmian, blend di Teroldego Rotaliano e Lagrein, la gamma completa degli spumanti Rotari e AlpeRegis Trentodoc nelle versioni AlpeRegis Pas Dosè, Rosé ed Extra Brut e con la gemma del “Rotari Flavio” 2009 in una nuova e accattivante veste, le Riserve Castel Firmian di Lagrein e Chardonnay, le ricercate Selezioni Castel Firmian Trentino Superiore di Müller Thurgau e Gewürztraminer così come il blend Assonanza, intrigante fusione di Chardonnay e Gewürztraminer. Ovviamente in degustazione ci sono tutti i classici pilastri enologici e qualitativi della produzione del Gruppo e cioè tutta la linea di varietà per la ristorazione firmata “Castel Firmian”, il ricco ventaglio delle chicche siciliane di Feudo Arancio e i vini a marchio Tolloy (Alto Adige Doc) con un completo restyling delle etichette.
C.d.G.