(Ensemble strumentale Scaligero)
di Alma Torretta
Debutto di Valentina Argiolas come Presidente del Grandi Cru d'Italia in occasione della serata che il Comitato organizza ogni anno a Verona in occasione del Vinitaly.
Quest’anno per la prima volta abbinati musica e vino con un concerto al Teatro Nuovo di Verona, piccolo gioiello del 1845 in stile Scala, dell'Ensemble Strumentale Scaligero, composto da quattordici solisti dell'Orchestra della Scala, che hanno suonato musiche di Rossini, Mozart e Verdi, ma anche di compositori moderni come Bernstein e Piazzolla. Ogni vino dei Soci è stato inoltre abbinato con un brano musicale dei più grandi compositori del mondo dall’ esperto di vini Cesare Pillon e dal critico musicale Luca Zaramella di Radio Classica nella pubblicazione WineMuisc che è stata omaggiata a tutti gli ospiti della serata. Il libro racconta come il legame tra vino e musica abbia attraversato tutte le epoche storiche ed abbina, ad esempio, il Turriga di Argiolas con il Bolero di Ravel, il Tignanello di Antinori con La Traviata, il Ben Ryé di Donnafugata con il brano jazz A Night in Tunisia di Dizzy Gillespie, il Sassicaia con Le Creature di Prometeo di Beethoven, ecc
A fare gli onori di casa il presidente uscente Conte Lucio Tasca d'Almerita che sul palco, prima dell’inizio del concerto, ha passato il testimone a Valentina Argiolas: “E' giovane, bella, brava, fa ottimo vino – ha commentato il Conte Lucio – che vogliamo di più”?”. La neo presidente ha raccontato di avere accettato l’incarico, arrivato di sorpresa, solo “perché il Conte Lucio le ha assicurato che può farcela e gli ha promesso il suo costante sostegno”; al loro fianco il Vice Presidente Esecutivo, Paolo Panerai, che ha introdotto infine il concerto ricordando i legami tra vino e arte, e come il vino sia da sempre un ispiratore di poeti e compositori.
(I vini del comitato Grandi Cru d'Italia)
E’ seguito il concerto, con gli oltre trecento invitati che continuavano ad arrivare mentre si susseguivano arrangiamenti innanzitutto, come una sorta di preludio, della sinfonia dall’opera La Scala di Seta di Gioacchino Rossini, che era notoriamente un fine buongustaio e conoscitore d vini; di due brani del Don Giovanni di Mozart tra cui quello famoso della cena in cui si cita il vino Marzemino; come omaggio agli Stati Uniti d’America è stata proposta un’articolata suite di diversi brani di West Side Story di Bernstein; sono seguiti i famosissimi Oblivion e Libertango di Piazzaolla per finire, e come poteva essere altrimenti, con l’aria Libiamo nei lieti calici, universalmente conosciuto come il Brindisi della Traviata.