(Claudio Tipa)
La Doc Montecucco festeggia i vent’anni. E’ nata nel 1998 con otto aziende, oggi ne fanno parte 64 aziende su 71 con 1.200 ettari vitati.
Il territorio raggruppa 7 comuni, è situato nella provincia di Grosseto tra le denominazioni del Morellino di Scansano e il Brunello di Montalcino. “E’ composto da arenaria frammentata nelle zone più basse, il terreno muta la sua composizione lungo le pendici del Monte Amiata, dove si afferma la presenza di composti lavici, è proprio dal connubio tra questo terroir e la sapiente mano dei nostri coltivatori che nasce un sangiovese di grande valore, il Montecucco”, afferma Claudio Tipa Presidente del Consorzio di Tutela. Nonostante la crescita della Doc e l’eterogeneità dei produttori, vi è l’assoluto rispetto per la campagna ed i suoi prodotti in un clima di piena simbiosi tra uomo e natura. Grande interesse suscita il Montecucco nel mercato statunitense e tedesco nella versione Docg rosso. Il territorio, altamente vocato alla produzione di sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli. I vini sono più pronti nella zona di Castel del Piano, hanno una finezza maggiore nell’area di Cinigiano, ma necessitano di un affinamento più lungo. Le produzioni sono diverse tra loro ma ben definite. La vendemmia è anticipata tra metà settembre e fine ottobre. Il Consorzio ha ottenuto il riconoscimento Erga Omnes. Il 50% delle cantine opera in biologico e l’80% hanno una biologicità totale, alcune si stanno convertendo al biodinamico. La vinificazione e l’imbottigliamento deve avvenire esclusivamente nell’area di produzione.
Annalucia Galeone