L'associazione che raggruppa circa 140 produttori da sei anni partecipa alla fiera veronese con lo spazio Vivit. Ma il 2018 potrebbe essere l'ultima edizione
È solo un'indiscrezione, al momento. Ma su cui c'è da scommettere potrebbe diventare una decisione definitiva. I vignaioli di Vi.Te. sarebbero pronti a cambiare le modalità di partecipazione a Verona.
Dal prossimo anno niente più Vivit, lo spazio all'interno del Vinitaly. Semmai una due giorni di festa e assaggi, incontri B2B e tante relazioni nel vicinissimo albergo accanto all'ingresso principale di Verona Fiere. Ovvero quel Crowne Plaza che si trova in via Belgio e che proprio a partire da domani pomeriggio ospiterà una grande festa con tutte le quasi 150 cantine che fanno parte del movimento presieduto da Gabriele Da Prato. È probabile che la decisione futura, al momento solo una indiscrezione, sia dettata da ragioni economiche e dalla voglia di rivedere qualche forma di investimento.
Certo è che la festa di domani sera ha tutta l'aria di un esperimento. Seicento invitati di alto profilo. Un super party diviso in due momenti: dalle 15 alle 19 la degustazione libera di due vini per ciascuno dei vignaioli di Vi.Te.; dalle 19 a mezzanotte la festa vera e propria sempre con i vignaioli di Vi.Te. ed una cena riservata. L'ingresso è solo ad inviti. “L'idea – spiegano gli organizzatori – è quella di dare vita ad un appuntamento che possa celebrare i vini naturali in un contesto fuori dagli schemi tradizionali”. Naturalmente al Vinitaly da domani fino a mercoledi e per il settimo anno consecutivo c'è anche quest'anno Vivit (che sta per “Vigne Vignaioli Terroir” ed è definito il salone dei vignaioli naturali), padiglione 8, circa mille metri quadri di spazio espositivo e oltre 110 aziende a richiamare migliaia e migliaia tra addetti ai lavori e appassionati. Poi a fine fiera si tireranno le somme. E l'associazione presieduta da Gabriele Da Prato prenderà una decisione per il 2019.
C.d.G.