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Vinitaly 2018

Cotarella: “L’Umbria deve imporsi come brand. Vinitaly importante vetrina”

06 Aprile 2018
riccardo_cotarella_degustazione riccardo_cotarella_degustazione


(Riccardo Cotarella)

di Roberto Chifari

“L'Umbria al Vinitaly 2018 si presenta come una regione desiderosa di riqualificarsi, sognando un futuro più roseo di quello attuale”. 

A dirlo, all'Ansa, è Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi. “La nostra regione – ha aggiunto – è una terra meravigliosa che ha la consapevolezza delle sue potenzialità, ma che non riesce a esprimerle completamente e soprattutto fatica a imporsi come brand, cosa in cui sono riusciti benissimo altre realtà territoriali e penso alla Toscana, al Piemonte, al Veneto, tanto per citare degli esempi”. Il cuore verde d'Italia si presenterà all'appuntamento di Verona come da consuetudine con un suo spazio definito all'interno dei padiglioni. “Ma tutto questo – ha sottolineato Cotarella – non è sufficiente per imporre un marchio e una riconoscibilità territoriale. Serve un'azione continua di marketing e di comunicazione e soprattutto occorre abbattere gli steccati che da sempre dividono le zone del vino umbro”. Cotarella, facendo salve le specifiche denominazioni territoriali, ha auspicato che “possa essere ripreso un vecchio progetto che vedeva i principali produttori umbri impegnati a fare dell'Umbria un marchio riconoscibile in Italia e all'estero”. “Il Vinitaly – ha aggiunto – potrebbe essere l'occasione giusta per riprendere il discorso interrotto”.

Il presidente degli enologi si è detto inoltre convinto che l'Umbria ce la possa fare. “A patto – ha sottolineato – che si inizi ad abbinare l'eccellenza del nostro agroalimentare e in questo caso il vino, alle bellezze naturali, storiche e artistiche della nostra regione. Sotto questo profilo non abbiamo da invidiare nulla a nessuno”.