Arriva in ritardo “ho un treno tra pochi minuti”, il tempo di dire la sua e poi saluta e se na va. Il Ministro Maurizio Martina è apparso un po' sottotono alla presentaziona della nuova edizione del Vinitaly.
Uscendo, poi, non ha voluto rispondere ai cronisti che lo attendevano fuori, né sulla vicenda Ocm “Ho gia detto tutto”, ha detto, né in generale sulla situazione del mondo del vino italiano. Nella sala conferenze, Martina ha ringraziato il sindaco Tosi per l'impegno profuso e poi ha detto: “Abbiamo costruito un percorso e abbiamo fatto salti di qualità nel corso di questi anni, abbiamo portato innovazioni che hanno contribuito a sviluppare le potenzialità del settore. Questo è un merito di Vinitaly ed attraverso questa manifestazione possiamo capire quali siano le cose fatte bene e quali quelle da migliorare. Rappresenta una fase di ascolto fondamentale”.
Poi la notizia: “Porteremo il commissario europeo a Verona per discutere sul futuro del settore e sulle prospettive dell'agricoltura comunitaria. Verona sarà la capitale dove potremo riflettere sulle sfide future della politica agricola comune. La presenza del ministero non sarà tecnico/burocratica, vogliamo invece proporre idee e soluzioni. Ci dedicheremo al confronto con i produttori, rifletteremo sul registro vitivinicolo digitale, il quale deve essere un processo collettivo di tutto il settore”. A proposito di Teso Unico del Vino, “il Vinitaly – ha concluso Martina – sarà altra occasione di riflessione e discussione, presenteremo a Verona il primo pacchetto attuativo”.
C.d.G.