(Giovanni Mantovani)
A Giovanni Mantovani l’idea che l’edizione 2017 sia stata ribattezzata dal presidente di VeronaFiere Maurizio Danese “50+1” piace. E tanto. “Rende bene l’idea che vogliamo dare di questa edizione: “Un nuovo inizio”.
Già, perché si volta pagina e si pensa alla internazionalizzazione della fiera, “che apre un tema importante – spiega Mantovani – e questo lo diciamo leggendo i dati che vengono pubblicati in questo periodo”. Il mondo del vino sta cambiando, “ma stanno cambiando – spiega Mantovani – anche le nostre capacità di stare sul mercato. Cresciamo ancora, a livello di valore, ma cresciamo un po’ meno e su alcuni mercati non cresciamo abbastanza”. E Mantovani fa un mini elenco: in Asia i segnali positivi non sono quelli sperati, mentre passi indietro si registrano in Germania. “Resistiamo e siamo leader nei mercati storici, come Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e la stessa Germania, ma dobbiamo essere più bravi ad esportare”. Per questo, spiega Mantovani il Vinitaly servirà per capire di più il mondo del vino, per fare e farci impegnare di più, interpretando ciò che sta succedendo nei mercati internazionali”. E l’occasione sarà anche un importantissimo convegno in collaborazione con Ismea in cui si presenterà il primo modello “outlook” dedicato alle aziende produttrici e ai grandi operatori del mercato che “avranno finalmente idea di dove stia andando il mercato del vino, in modo da poter agire con tempestività”.
C.d.G.