(Ricardo Ricci Curbastro e Stefano Zanette)
Oltre 10.000 calici di bollicine doc serviti nel padiglione del Prosecco in area H nelle quattro giornate veronesi.
Decine di giornalisti di ogni nazionalità, innumerevoli ospiti di ogni settore, centinaia di incontri, conferenze, show cooking, interviste, degustazioni guidate alla scoperta di un prodotto che essendo anche un territorio meraviglioso, invita a farsi esplorare. Tanti i temi toccati a partire dal Prosecco: economia, turismo, comunicazione dell’agroalimentare oggi, sostenibilità, ma anche sport, divertimento, arte e cultura.
“Finalmente un Vinitaly col sorriso – ammette il presidente del consorzio Prosecco Doc Stefano Zanette commentando la chiusura della 50^ edizione – L’annata 2015 è stata strepitosa da tanti punti di vista. I dati presentati ufficialmente nella nostra conferenza stampa di apertura parlano chiaro. Il più rilevante: quest’anno per la prima volta l’incremento di valore del Prosecco (+24,5%) è stato più che proporzionale rispetto alla crescita dell’export (+23%). In parole semplici significa che pur di avere Prosecco il mondo si è dimostrato disposto a spendere di più.
Un + 1,5% che segna una svolta importante, un segnale che ci fa guardare al futuro con ottimismo ma che al contempo va interpretato con prudenza e attenzione. In Consorzio siamo pienamente consapevoli che i mercati sono sempre più reattivi e il lavoro da fare è ancora moltissimo”.
“Ma l’iniziativa che più mi preme segnalare per questo Vinitaly – prosegue Zanette – è quella presentata martedì scorso in conferenza stampa da Ricci Curbastro e Ministro Martina. Si chiama Equalitas e vede riuniti vari soggetti: Federdoc, Unione Italiana Vini, il gruppo CSQA-Valoritalia, 3A Vino, Gambero Rosso e una vasta rappresentanza di produttori. Equalitas prevede l’adesione volontaria per ottenere una certificazione che potremmo definire di “livello superiore” perché risponderà a una serie di parametri ben misurabili: biodiversità, consumi, impronta carbonica, gestione fitosanitaria, ma anche interazione con le comunità locali e quindi impatto sociale delle aziende sul territorio”.
“Abbraccio totalmente questo progetto – conclude Zanette – che auspico veder presto realizzato. Sono onorato di appartenere al CdA di Equalitas perché sono convinto della validità di questa proposta nonostante le difficoltà cui andrà incontro. Oltre a quella ambientale ed economica, bisogna rispettare un terzo pilastro della sostenibilità, quella sociale. E il rispetto di questo parametro potrebbe essere la prova più significativa. Ma non ci sono dubbi che si debba procedere in questa direzione e l’entusiasmo del Ministro Martina nell’appoggiare questo progetto, costituisce un’ulteriore, forte incoraggiamento”.
C.d.G.