Il patron di Eataly ha spaziato su tantissimi argomenti: “I vini del Vulcano a metà tra Nebbiolo e Pinot Noir. La Sicilia è un continente con altri 18 continenti dentro. E' il posto più bello del mondo”
(Antonello Cracolici, Fabrizio Carrera e Oscar Farinetti)
Non tradisce mai le aspettative. Oscar Farinetti non è mai banale, parla ed esprime concetti che poi alla fine pesano come macigni e portano tutti a riflettere.
Il patron di Eataly è stato ospite dello spazio istituzionale del padiglione Sicilia per l’incontro “L’Italia, la Sicilia e il vino: tra narrazione e bellezza”, organizzato da Cronache di Gusto.
All’incontro, oltre a Farinetti, ha preso parte l’assessore regionale siciliano all’Agricoltura Antonello Cracolici. A moderare il convegno, il direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera.
Farinetti ha parlato senza sosta: partendo dalla Sicilia, ovviamente, che ha definito un continente con altri 18 continenti dentro.
“Ogni volta che arrivo in Sicilia mi emoziono – ha detto Farinetti – E’ la terra più bella del mondo. Nessuno di noi decide dove nascere e dove morire, ma che nasce in Sicilia deve passare la vita a farsi perdonare questa fortuna”.
Ad aprire i lavori l’assessore Cracolici che ha parlato di tutte le potenzialità del vino siciliano: “Ma i produttori devono comprendere che la qualità è l’unica strada possibile”.
“Non parliamo di Etna – ha detto Farinetti – è un vino fighissimo che sta a metà tra Nebbiolo e Pinot Noir. Lui va da solo. Parliamo degli altri”.
Arianna Occhipinti, così, ha presentato la nuova Wine Pass, dedicata alla Strada del vino del Cerasuolo di Vittoria, unica Docg siciliana.
La Sicilia, per Farinetti “dovrebbe puntare sui vini biologici e biodinamici”. Ma parlare di vitigni autoctono non è sempre semplice: “Dobbiamo metterci qualcosa in più, come il turismo. Il vostro mare è più bello di quello della Romagna, ma in Sicilia non c’è lo stesso afflusso di turisti. Chiedetevi perché”.
IN QUESTO LINK, L'INTERVISTA DI OSCAR FARINETTI
C.d.G.