Export in volata e da primato per la Toscana.
La terra d’elezione enologica d’Italia potrebbe superare i 700 milio di euro. Record storico. Si aspetta l’elaborazione degli ultimi dati relativi alla fine del 2012 per dare il verdetto definitivo. Ma già dalle statistiche di vendite fuori confine, che si riferiscono ai primi 9 mesi dell’anno trascorso, si può dedurre che la previsione potrebbe essere confermata, considerando anche che a chiusura del calendario annuale si vende più vino. La richiesta di etichette fuori confine pesa, ifatti, nel periodo precedente e a cavallo delle feste il 30% sull’export totale del comparto regionale. Un anno più che positivo quindi il 2012, la crescita è stata del 6,8% rispetto al 2011. In termini di valore si sono portati a casa 491 milioni di euro. Con questa performance la Toscana si posiziona al terzo posto nella classifica nazionale, dopo Veneto e Piemonte e anzi proprio nei confronti di quest’ultimo accorcia la distanza, a causa di una modesta crescita dell’export delle cantine piemontesi (dell 0,5%). Il dato sul record storico lo dà l’ente regionale Toscana Promozione.
Sono i vini Doc, sia rossi che bianchi, a rappresentare la fetta più grande del paniere enologico esportato, ben il 72% in termini di valore, che si è ulteriormente ingrandita, assicurando oltre 406 milioni di euro, cioè il + 9,6%. Le aree mercato principali di sbocco per il vino toscano sono: Europa (188,7 milioni di euro) e America (180,9 milioni) con incrementi, rispettivamente, del 2,1% e del 14,2%.
C.d.G.