Febbraio, giornata piovosa che viene subito rallegrata da una vista maestosa e regale: è quella della maison Ruinart, la più antica maison di champagne a Reims.
Ad accoglierci è una signora molto gentile, guida esperta della maison, Isabelle Champeaux. Ci accoglie sorridendo e affermando: “Questa è la prima maison di champagne…Forse avrete sentito dire da altri la stessa cosa, ma quando dico la prima – sottolinea con enfasi – intendo dire la più antica. Le sue origini risalgono al 1729”. Inizia così la nostra visita alla maison Ruinart. Aria imponente, ambiente maestoso. Ed eccoci alle cantine sotterraneee, alla spiegazione della storia di Dom Ruinart, monaco che, secondo la storia, avrebbe iniziato a produrre champagne nella seconda metà del settecento. Dopo una visita accurata e il racconto appassionato e dettagliato della Champeaux, arriva il momento della degustazione. Ed ecco un'accogliente tasting room: anche l'arredamento è perfettamente a tema con lo champagne, dai divani al bar color argento oro. E si comincia. La nostra guida tiene a sottolineare che i vigneti sono sia nella Côte des Blancs e nella montagna di Reims. Ciascuno con un assemblaggio diverso e dunque con un carattere diverso.
Il primo assaggio è “R” di Ruinart Brut. È composto per il 40% da Chardonnay per il 54% da Pinot Noir e per il 6 % di Meunier. I suoi aromi, subito riconoscibili, sono quelli di frutta matura, in particolare pere, ma anche note di tostatura data dalla malolattica. La presenza dello chardonnay è subito riconoscibile da una freschezza penetrante che si sente soprattutto nei denti. È rotondo e croccante come di dice in gergo tecnico. Il suo dosaggio è di 9 grammi per litro. Il secondo assaggio è Il Ruinart blanc de blancs. Chardonnay in purezza. Particolari sono le sue note balsamiche ma anche quelle di agrumi, in particolare di cedro. È una selezione di uve chardonnay provenienti da diverse aree della Champagne: Cuis e Grauves, dalla Côte des Blancs a nord di Reims e da Trépail nella parte est della Côte des Blancs. La vendemmia è quella 2009 e nell'assemblaggio sono state inserite per il 25 % uve delle vendemmie 2008-2007. Il suo gusto si potrebbe definire puro, verticale. Proseguiamo con Dom Ruinart Rosé. L'annata principale utilizzata è quella 2009, non indicata in etichetta poiché in assemblaggio con un 25% del 2008 e del 2007. La sua composizione è data per il 45% da chardonnay per il 55% di pinot noir (vinificato come vino rosso fermo). Maturato in silos per tre anni. E per finire… non poteva mancare il millesimato, anzi i millesimati: il Dom Ruinart 2002 Grand Cru e il Dom Ruinart Rosé 2002 Grand Cru. Il primo è un blanc de blancs da uve Chardonnay proveniente da 6 Villaggi Cru, quattro grand Cru de la Cote de Blanc e due da La Montaigne di Reims. Dieci anni di maturazione più un ulteriore anno dopo la sboccatura. È uno champagne ben strutturato, con una mineralità spiccata e allo stesso tempo con una facile beva. Le sue caratteristiche organolettiche fanno pensare ad abbinamenti come funghi oppure formaggi semi stagionati. Il secondo è una new entry della maison, sempre della stessa annata, il Dom Ruinart Rosé 2002 Grand Cru. Assemblaggio elaborato a partire dall’80% di Chardonnay dei grand cru della Costa dei Bianchi al 72% (Avize, Cramant, Le Mesnil-sur-Oger) e della Montagna di Reims al 28% (Sillery, Puisieulx) e da 20% di Pinot Nero vinificato in rosso, proveniente dai cru di Sillery e Verzenay. Il bouquet è ricco e spazia da note floreali a note fruttate: note di frutta esotica e di agrumi si mescolano ad aromi floreali come la rosa e la violetta. Naturalmente si tratta di profumi maturi e decisi.
Maria Antonietta Pioppo
Champagne Ruinart
Rue des Crayéres
51100 Reims
Tel. +33 326775151