Marsala conquista il titolo di Città europea del vino 2013.
E già fervono i preparativi per avviare un progetto che farà della città la capitale della cultura e della tradizione vitivinicola. Un lavoro che sarà seguito passo dopo passo da un comitato organizzatore formato da istituzioni, associazioni e imprenditori, e che vede all’orizzonte la nuova frontiera del vino.
Ma intanto c’è il riconoscimento. Una decisione presa all'unanimità dal Consiglio di amministrazione di Recevin, la Rete europea delle Città del Vino, riunitasi a Vilafranca del Penedès (Barcellona), in Spagna. Marsala ha avuto la meglio sul Comune di Barbaresco, in rappresentanza del territorio delle Langhe, e Valdobbiadene, in rappresentanza del territorio di produzione del Prosecco Superiore Docg. La tutela del paesaggio rurale, la garanzia delle produzioni tipiche, la dinamicità delle filiere, la nascita di nuove tecnologie a supporto del settore agricolo e la produzione del vino, sono gli elementi che compongono il progetto, che ha preso vita tenendo conto del potenziale espresso dalla viticoltura marsalese, con la presenza di 55 aziende e una produzione di 55 milioni di litri di vino, e dalla peculiarità del territorio in termini di clima, tanto ambito dai produttori esteri, nonché sul fatto che Marsala porta il nome della prima Doc italiana.
Con queste basi, il progetto della città di Marsala è risultato vincente.
Il Comune ha avuto come partner a titolo gratuito la P&G, la società che si è proposta di collaborare alla stesura del progetto, e la Euresgroup, la società che si occupa della gestione del piano strategico del Comune di Marsala.
Pochi giorni fa c’è stata la prima riunione operativa del comitato, che dopo le festività natalizie entrerà nel vivo del progetto per definire le azioni da intraprendere. “Procediamo spediti – dice il sindaco di Marsala, Giulia Maria Adamo -. Saranno creati gruppi tematici per definire le attività del progetto di sviluppo che abbiamo presentato al Concorso. E' tempo di attivarsi, confrontarsi con altre regioni vitivinicole europee perché siamo consapevoli di avere requisiti e competenze per sostenere questo importante riconoscimento di capitale europea del vino”.
Di sicuro c’è che nel 2013 saranno organizzati 90 eventi, non tutti dedicati solo al vino, suddivisi in sette azioni.
Ci sarà la parte degli eventi istituzionali, espressamente richiesti dalla Recevin, che riguardano in particolare la serata di gala della proclamazione (febbraio), lo stage dei giovani viticoltori, l’assemblea generale della Recevin. L’arte, la cultura e l’architettura saranno alla base del legame che unisce il vino con le arti. Il 2013 vedrà, infatti, Marsala al centro di una serie di eventi per la realizzazione di contest/concorsi tematici su fotografia, scultura, pittura, musica, oltre che concerti e mostre dislocate nelle varie location. Durante la settimana garibaldina invece saranno realizzati una serie di appuntamenti enoturistici, con il coinvolgimento di tutte le aziende vitivinicole appartenenti al territorio marsalese e con la presenza anche di aziende che producono i lori prodotti lungo le rotte percorse dai Mille di Garibaldi. Riflettori accesi sui settori enoturistico ed enogastronomico, supportati da una strategia di comunicazione e promozione. Protagoniste saranno le cantine marsalesi, che apriranno le porte a degustazioni, aperitivi durante il periodo estivo e per le festività del Natale.
Due i principali appuntamenti che coinvolgeranno tutto il territorio: Siciliamo, organizzato dalla Camera di commercio Trapani e la realizzazione di una fiera internazionale, stile Vinoro, che vedrà il coinvolgimento di tutti i produttori di vini fortificati, dolci naturali ed appassiti di tutta Europa. Grande attenzione sarà rivolta al tema della promozione del territorio attraverso il web ed i social network. Sarà organizzata la prima grande degustazione “social oriented”, che accenderà sul web la discussione dei winelovers sul Marsala. Nel pacchetto degli eventi ci saranno pure le feste popolari e religiose: Settimana Santa, la Festa di San Giovanni, Feste di Contrada. Ma ci saranno anche la Festa della Vite e della Vendemmia, con il coinvolgimento dei bambini di scuole elementari e medie. Il vino sarà abbinato anche allo sport. Si punta a creare eventi internazionali sul KiteSurf, ma anche la riproposizione della Tadmor “Wine“ Cup e la possibilità di sfruttare la Laguna dello Stagnone come palcoscenico naturale per aperitivi e degustazioni, mentre si esibiscono kite e wind surfer. Non poteva mancare la formazione. “Marsala Città Europea del Vino 2013 deve essere anche un'occasione per momenti di scambio culturale e delle conoscenze – dice Pietro Di Girolamo, titolare della P&G, la società che ha curato il progetto -. Tra le iniziative più ambiziose l’organizzazione del primo Forum delle competenze del settore vitivinicolo, finalizzato a creare un forum di discussione, tavole rotonde, riflessioni tecniche, scientifiche ed economiche del settore vitivinicolo locale, europeo e internazionale. Il forum – conclude Di Girolamo -, servirà a condividere informazioni, creare e rafforzare reti di relazioni e strategie di sviluppo”.
Salvo Ricco