di Annalucia Galeone
Crepacci profondi, grotte naturali, pareti scoscese e una lussureggiante vegetazione mediterranea. C'è un'altra Puglia. Quella dell'entroterra, forse meno nota ma altrettanto unica ed emozionante presentata ai giornalisti del press tour “La terra delle Gravine”.
Le Gravine sono angoli di paradiso nate dall'azione erosiva dei fiumi che hanno scavato e plasmato le rocce calcaree. Un territorio ricco di storia e natura dove sono presenti habitat e specie animali di interesse comunitario e dove è facile incontrare tracce di antiche civiltà. Laterza ha la gravina più grande in Europa con 12 chilometri di lunghezza, 200 metri di profondità e 400 metri di larghezza. Dal 1999 è oasi Lipu. E' dotata di un parcheggio, di un centro visite con aula didattica, di una rete di sentieri per escursioni a piedi o in bici in uno dei luoghi internazionali per la protezione degli uccelli. Orgoglio della città è il Muma, il museo della maiolica. La tradizione laertina ha elaborato uno stile proprio originale e raffinato. Dall'argilla modellata dalle mani di abili maestri nascevano coppe, anfore, alzate e grandi piatti per abbellire le case delle nobili famiglie e poi albarelli da esporre nelle farmacie dell'epoca. Non si può andare via da Laterza senza aver cenato in una delle tante macellerie con fornello e assaggiato il tipico pane ottenuto dalla semola di grano duro rimacinata e cotta nei forni a legna.
L'arte della ceramica vanta una antica tradizione anche a Grottaglie, famosa per il suggestivo quartiere delle ceramiche che si dirama tra via Crispi e via Caravaggio. Le numerose botteghe si susseguono una dietro l'altra, gli artigiani al tornio realizzano i pumi, la pupa con i baffi e tanti altri oggetti per il decoro e l'uso quotidiano. Da vedere il museo della ceramica presso il castello Episcopio e le suggestive cave di Fantiano. Qui sono in corso i lavori per la realizzazione di un parco attrezzato per attività teatrali, culturali e spettacolari. Da Grottaglie a Palagianello, il più piccolo dei comuni dell'area occidentale della provincia di Taranto.
Il centro urbano sorge a ridosso della gravina abitata fin dalla preistoria, ancora oggi seguendo i sentieri attrezzati è possibile passeggiare tra i resti dei villaggi e delle chiesette rupestri di Santa Lucia, Jazzo Rivolta, San Gerolamo e Sant'Andrea. Il territorio si estende dall'altopiano murgese fino alla pianura costiera, passando da 250 ai 5 metri sul livello del mare fino a raggiungere Castellaneta, la città che ha dato i natali a Rodolfo Valentino. La gravina con le pinete di pini D'Aleppo si dirada per lasciare spazio alle dune e alle spiagge di sabbia finissima. Lungo il tragitto si può ammirare la foce del fiume Lato che termina il suo percorso nelle acque cristalline dello Ionio e l'antica Torre Lato, fatta costruire in difesa dalle incursioni saracene.