La guardiamo come uno dei principali mercati di sbocco ma ci entriamo anche in competizione sul piano delle eccellenze enologiche originarie da bacca bianca.
E a questo livello la “battaglia” si annuncia sempre più dura. Perché la Germania, secondo l’annuario sul vino tedesco del Deutsches Weininstitut, è decisa a investire sui vini bianchi (attualmente in volume 5,7 milioni di ettolitri), tanto che la struttura del vigneto tedesco, che conta in totale 100mila ettari, si sta evolvendo lentamente per favorire tale produzione, arrivando al 64% della superficie vitata “in bianco”. Il quadro della Germania del vino lo analizza Marco Baccaglio nel suo blog I Numeri del Vino.
Gli ettari coltivati a Riesling sono 22600 ettari. Quelli a Muller-Thurgau passati a 13374 ettari. Parliamo dei due vitigni che oggi rappresentano rispettivamente il 22.2% e il 13.1% della superficie vitata tedesca. Le cantine nell’ultimo periodo si sono orientate più sul Pinot Grigio e il Pinot Bianco, cresciuta la fetta degli ettari che rappresentano oggi il 9% del vigneto tedesco.
Baccaglio fa anche una graduatoria delle reoni produttive in termini di variazione di superficie vitata: Terminiamo con le regioni produttive. “Esistono chiaramente 3 regioni dove la superficie cala – scrive nel suo post – Baden, Württemberg e Mosel-Saar-Ruwer. Insieme fanno circa 36mila ettari, ne hanno persi 500 nel 2011. Esistono poi le due grandi regioni del vino, Rheinhessen e Pfalz (50mila ettari insieme), dove la superficie è in leggerissima crescita annua (+74 ettari insieme nel 2011). Questo è il “grande quadro” della situazione. La regione del Reno, Rheingau, con 3134 ettari cresce di 9 ettari, seguendo un percorso molto costante di leggerissima crescita”.
Maria Giambruno