Sarà Villa di Toppo Florio a Buttrio a ospitare le selezioni del IV Concours Mondial du Sauvignon 2015 dal 22 al 23 maggio mentre Villa Nachini Cabassi a Corno di Rosazzo ospiterà alcuni degli eventi collaterali.
Ad annunciarlo è stato il direttore dell’Ersa, Paolo Stefanelli, ribadendo anche il lavoro promozionale e di ricerca che l’ente svolge in regione.
L’82esima Fiera Regionale del Vino di Buttrio, in scena dal 13 al 15 giugno, diventa anche palcoscenico per la consegna ufficiale delle medaglie alle 7 aziende del Friuli Venezia Giulia premiate durante il Concours Mondial du Sauvignon 2014 tenutosi a Bordeaux lo scorso maggio.
A consegnare il Trofeo Speciale e la medaglia d’oro all’azienda Tiare Franco Iacop, Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, al quale si deve la particolare attenzione che pone nei confronti del comparto agroalimentare. Iacop ha sottolineato lo straordinario lavoro delle aziende produttrici friulane e l’impegno profuso dal gruppo di lavoro del Progetto Sauvignon FVG di cui fa parte anche l’agronomo Giovanni Bigot.
A consegnare le restanti medaglie d’oro e d’argento il padrone di casa Giorgio Sincerotto, sindaco di Buttrio, Adriano Gigante, presidente del Consorzio Friuli Colli Orientali, Pietro Biscontin, neo Presidente del Consorzio delle Doc FVG, Giordano Figheli, vice presidente del Consorzio Collio, Giovanni Bigot, agronomo, e lo stesso Paolo Stefanelli, direttore dell’Ersa. Presente anche il vice presidente della Regione nonché assessore alle attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, Sergio Bolzonello, e Karin Meriot, referente per l’Italia della Vinopres, la società che organizza il Concours Mondial du Sauvignon.
All’interno dei locali di Villa di Toppo Florio è stato inoltre allestito con i colori e il logo del Concours Mondial du Sauvignon uno spazio interamente dedicato al Sauvignon proveniente da tutto il mondo con un angolo riservato alle 7 aziende del FVG premiate. Per la prima volta dopo 5 anni la Fiera Regionale dei Vini di Buttrio ha aperto le porte a una varietà non autoctona sottolineando come una varietà internazionale possa trovare la giusta collocazione anche in un areale diverso da quello di nascita.