(Ciliegiolo)
di Livia Belardelli, Doctor Wine
Erràtico agg. [dal lat. erratĭcus, der. di errare «vagare»] (pl. m. -ci). – 1. Che muta continuamente posto, errante, vagabondo.
Con accezioni specifiche: a. In botanica, piante e., erbe selvatiche che presentano una certa indipendenza dal substrato e possono attecchire in ambienti diversi.
Ecco, trovo che quest’aggettivo – per la sottoscritta impronunciabile a causa della doppia “r” ma di facile scrittura – possa ben attagliarsi al ciliegiolo. Strana natura quella del ciliegiolo. Per molto tempo relegato a gregario di altri vitigni, utilizzato come uva da taglio, oggi si sta finalmente ritagliando il proprio spazio. È un’uva capace di tradurre territori, di esprimersi in maniera interessante in luoghi diversi. Ad esempio in Umbria, nella zona di Narni, si presenta agile e fresco, sapido e goloso, mentre procedendo un po’ più a nord, in Toscana, acquisisce struttura e materia. E nel suo essere camaleontico diventa interessante anche osservarlo nel tempo per scoprire che questo ex gregario del sangiovese ha capacità di invecchiare bene come dimostrano alcune vecchie annate degustate in occasione della manifestazione organizzata a Narni.
In questo articolo i vini degustati e le note