(L'Arco dell'Elefante a Pantelleria)
di Manuela Zanni
Esistono luoghi che, come dei vecchi amici, ti aspettano sempre a braccia aperte anche se non vai a trovarli da tempo. Pantelleria, perla nera del Mediterraneo, ne è un esempio per chi, come chi scrive, pur conoscendola molto bene, vi mancava da tempo.
Tuttavia, se è vero, e lo è, che l’impatto emozionale di tornare in un luogo ben noto a distanza di molto tempo potrebbe alterarne la sua percezione oggettiva, lo è altrettanto che guardarlo da un punto di vista diverso lo illumina di una luce totalmente nuova al punto da renderlo irriconoscibile persino agli occhi di chi lo ha vissuto per anni. Così la movida pantesca, ricordo delle inquiete estati adolescenziali, che non inizia mai prima delle 2 del mattino per terminare con le prime luci dell’alba, lascia posto ad una visione più matura di un’isola che come una bella donna non ha età e che, maturando, diventa, addirittura più affascinante. Pantelleria non è un’isola semplice. Innanzitutto contrariamente a ciò che si possa pensare, non è un’isola di mare. Il mare c’è ed è bellissimo e la circonda come una collana di pietre preziose rendendola più bella ed elegante. Ma quando Pantelleria si mette a nudo emerge la sua vera indole fatta di una natura incontaminata e lussureggiante, indomabile ed ostica per molti versi, che si concede solo a chi è in grado di apprezzarne anche questa apparente ruvidità.
Pantelleria è terra di sacrifici e di speranze, di successi e delusioni, di tutti e di nessuno. Sacrifici degli abitanti che da secoli hanno imparato ad adattarsi a terreni scoscesi, al clima inospitale e a riconoscere il vento chiamandolo per nome. Di speranze di tutti coloro che sono stati accolti in questa terra portando con sé il dolore della fuga dalla propria terra e, in molti casi, la tragedia della morte. Un’isola che accoglie tutti ma che, in realtà, non appartiene a nessuno. In questa terra la vite, i capperi, gli ortaggi trovano terreno adatto per esprimersi al meglio. Noi siamo andati in giro per voi a scoprire zibibbi, passiti e moscati delle migliori cantine dell’isola, e mangiare, in ristoranti gourmet come in piccole osterie familiari, le specialità più autentiche della tradizione locale.
Ecco le tappe imperdibili che non dovete proprio saltare quando sarete sull’isola.
Prima doverosa tappa la Cantina de Bartoli Bukkuram, dall’arabo “padre della vigna”, nome che definisce la zona di Pantelleria prediletta dagli Arabi per la coltivazione dell’uva Zibibbo. Qui sorgono il vigneto dell’azienda, circa cinque ettari a 200 metri sul livello del mare, e la cantina, ospitata in un dammuso del ‘700. È proprio qui, dal 1984, che Marco De Bartoli mette in bottiglia il suo nettare che, in omaggio alle incantevoli terre in cui è prodotto, prende il nome di Bukkuram, un moscato passito, nelle due versioni “Sole d’agosto” e “Padre della Vigna”, che ha orgoglio e merito di avere risvegliato da un lungo letargo l’interesse per un vino che perfino la mitologia greca annovera tra le sue leggende.
È poi la volta della Cantina Pellegrino, la più importante cantina privata dell’isola, dal momento che utilizza oltre il 50% di tutta la produzione di uve Zibibbo e fa parte del Consorzio per la tutela e valorizzazione dei vini Doc dell’Isola di Pantelleria. Esempio di viticultura eroica, perché nella terra dove soffia sempre il vento, le viti vengono coltivate con la pratica agricola “ad alberello”, che ha ottenuto il riconoscimento dall’Unesco come “Bene Immateriale dell’Umanità”. Questo è il contesto dal quale nascono il Moscato di Pantelleria Dop e il Passito di Pantelleria Dop. Vini di luce, di mare, di sole e di vento che racchiudono l’anima profonda dell’isola meravigliosa nel mare tra la Sicilia e l’Africa. Il primo, il Moscato di Pantelleria Dop ha un profumo intenso ed elegante e un gusto morbido ed equilibrato, mentre il secondo, il Passito di Pantelleria Dop Nes che in ebraico significa “miracolo”, dal colore dorato dai riflessi ambrati e profumo che richiama alla mente note di fichi secchi, albicocche e miele, e un gusto armonico, persistente e dall’eccellente morbidezza.
Un’altra tappa obbligata per chi vuole conoscere la cultura enologica di Pantelleria è sicuramente la Cantina “L’isola nell’isola” di Salvatore Murana, frutto del lavoro di sei generazioni di vignaioli panteschi, che da sempre si sono dedicati anima e corpo prima alla coltivazione dell’uva Zibibbo e poi alla produzione vinicola. Prodotti di punta dell’azienda il Moscato Passito “Martingana” , il Passito “Khamma” e il Passito “Mueggen”, ottenuti da vigneti di che si estendono su circa 15 ettari di terra, in diverse località dell’Isola per le varie condizioni climatiche e geologiche e che ne esprimono in pieno le caratteristiche.
Immersa nei vigneti di Zibibbo sorge la Cantina Khamma di Donnafugata che rappresenta un esempio di architettura sostenibile, tappa imperdibile non solo per i winelover, ma anche per gli appassionati di turismo rurale che avranno l’occasione di visitare il Giardino Pantesco donato dall’azienda vitivinicola siciliana al Fai, Fondo Italiano per l’Ambiente, per la tutela e salvaguardia del patrimonio naturalistico. Straordinario esempio di tecnologia ed architettura agricola, il giardino pantesco è capace di far crescere e fruttificare un albero di agrume, spesso innestato con tre diverse varietà, in un contesto “estremo” dove l’uomo ha sempre dovuto contrastare il vento e la siccità. Il Giardino Pantesco Donnafugata, che racchiude un secolare arancio della varietà Portogallo, costituisce un’ingegnosa testimonianza di come le antiche tecniche fossero in grado di affrontare problemi quali la scarsità di cibo e di acqua. In questo contesto Donnafugata è impegnata da oltre vent’anni in un progetto produttivo d’eccellenza che vede nel Ben Ryé Passito di Pantelleria il suo orgoglio. Il “figlio del vento” non ha bisogno di presentazioni, per lui parlano le spiccate note di albicocca e sentori di frutta candita e di erbe aromatiche ed una straordinaria persistenza e acidità che invogliano alla beva.
Se poi voleste assaggiare un passito prodotto da una piccola realtà agricola a conduzione familiare non potete che andare all’azienda Salvatore Ferrandes, sita anch’essa a Khamma, con coltivazione biologica dei terreni terrazzati dove la famiglia, di origine spagnola, è presente da oltre seicento anni. Il clima favorevole, la generosa fertilità della terra vulcanica e la cura artigianale nelle trasformazioni permettono di ottenere prodotti di altissima qualità come i capperi, l’uva passa e il Passito di Pantelleria, caratterizzato da spiccati sentori di albicocca, dattero e arancia candita mitigati da una persistente acidità che ne impedisce la stucchevolezza rendendo ogni sorso un autentico inno alla gioia.
(Salvatore Ferrandes)
Ultima, immancabile tappa che vi proponiamo è quella da compiere presso la Cantina Coste Ghirlanda, che sorge a Piana di Ghirlanda, un luogo incantevole di cui Giulia Pazienza Gelmetti, proprietaria dell’azienda, si è subito innamorata nel 2000 dando inizio ad una grande avventura e ad una grande passione. Il suo passito Alcova ha bei sentori tipici dei passiti e chiude con note di mandorla amara che ne smorzano la dolcezza restituendo acidità e freschezza. Una volta in questo luogo potrete degustare i vini prendendo un ricco aperitivo o optando per la cena entrambi rigorosamente a base di prodotti dell’isola.
Oltre al consigliatissimo giro tra le cantine, altrettanto raccomandato è quello tra i ristoranti panteschi a caccia delle tipicità locali. Da non perdere i Giardini dei Rodo dove dovrete assolutamente assaggiare i ravioli di ricotta e mentuccia sia nella versione “in bianco” con burro e salvia che rossa con salsa di pomodoro fresco. E ancora il bacio nero, ardita rivisitazione del noto dessert pantesco alla ricotta. Realizzato in versione salata con nero di seppia e spuma di pesce.
Se poi volete una cucina tipicamente pantesca da gustare in un’ambiente suggestivo dovete assolutamente recarvi alla Casa dei fiori, in località Tracino, dove sarete accolti calorosamente dalla signora Maria Concetta che allieterà il vostro palato con piatti tipici locali, dalla ciaki ciuka, ovvero un insieme di verdure cotte e infornate, al cous cous di pesce o verdure, per concludere con un tripudio di dolci tipici: dai baci panteschi, alle frittelle con miele e sesamo, dai pasticciotti, ai biscotti al sesamo e al limone, il tutto accompagnato da liquori della casa come il nespolino e il limoncino. Sarà un’esperienza davvero indimenticabile, non solo per il palato. La Casa dei fiori è, infatti, anche un resort con piscina in cui gli alloggi sono costituiti da singoli dammusi indipendenti i cui ospiti ogni mattina potranno deliziarsi con una opulenta colazione a base di torte, crostate, biscotti e marmellate tutti rigorosamente preparati dalla instancabile Maria Concetta che vi vizierà e coccolerà diventando presto il vostro prezioso punto di riferimento per una perfetta vacanza pantesca.
(Maria Concetta Ferrandes)
Se poi siete a caccia di luoghi chic e trendy da non perdere l’aperitivo “sui tetti” del SesiVenti da cui, solo su prenotazione, potrete ammirare uno splendido tramonto bevendo un ottimo zibibbo secco, ad esempio lo Shiroc della cantina d’Ancona vera rivelazione dell’estate, accompagnato da un aperitivo ricco e gustoso a base di specialità isolane. O ancora lasciatevi tentare dal Gagini Restaurant approdato sull'isola del vento all’interno dell’hotel 5 stelle Sikelia Luxury Retreat. Qui l’executive chef Gioacchino Gaglio e il resident chef Diego Battaglia con il suo staff insieme al bartender Gianluca Di Giorgio saranno lieti di farvi vivere un’esperienza enogastronomica di alto livello in un ambiente elegante e raffinato. Per un aperitivo meno impegnativo ma comunque degno di nota poi recatevi al “Friscu” a Scauri, dove dal terrazzo potrete ammirare uno splendido tramonto cullati dal vento che muove le bianche tende di lino.
Ma non c’è Pantelleria senza pizzetta pantesca, quella che un po' unta piena di capperi e olive porti al mare, e ad ora di pranzo scarti come un trofeo e gusti orgogliosamente ammirando lo spettacolo che solo un’isola così selvaggia e indomabile è in grado di regalarti. Per essere certi che sia all’altezza del panorama che ammirerete mentre la gustate, prendetela al “Panificio Terremoto” a Khamma, o da “Pinuzzu u Palermitano”al porto o, ancora, al panificio “Marrone” di Scauri, un po' nascosto ma che tutti vi sapranno indicare e, una volta là, capirete perché questa tappa proprio non vi poteva mancare, non solo per la bontà dei prodotti da forno ma anche e soprattutto per la ineguagliabile vista di cui godrete una volta giunti a destinazione.
Dopo aver fatto tutte queste cose, sempre che ci riusciate o che abbiate voglia di farle, ricordatevi di prendervi un momento, anche più di uno, tutto per voi. Sarà quel momento in cui, tra un bicchiere di zibibbo e uno di passito, tra un tuffo a mare una passeggiata tra le vigne, una pizzetta e un bacio pantesco, in un tempo fuori dal tempo capirete perchè “Pantelleria si ama o si odia ma chi la ama, la ama per sempre”.
Indirizzi
Cantina Marco De Bartoli – Bukkuram
Indirizzo: Via S. Michele, 91017 Pantelleria TP
Telefono: 0923 918344
Cantina di Pantelleria – Carlo Pellegrino & C. Spa
Indirizzo: Contrada Cuddie Rosse, Pantelleria, TP 91017
Telefono: 0923 912730
Cantina Donnafugata Aziende Vitivinicole
Indirizzo: Contrada Khamma, 91017 Khamma TP
Telefono: 0923 915649
Salvatore Murana Vini
Indirizzo: Salita Mueggen, 11, 91017 Pantelleria TP
Telefono: 329 222 7183
Azienda Salvatore Ferrandes
Via del Fante 8, C/da Tracino-Kamma 91017 Pantelleria (TP)
Tel 0923 915475
Coste Ghirlanda – Officina
Indirizzo: 91017 Pantelleria TP
Telefono: 338 824 4649
I Giardini dei Rodo
Indirizzo: Via Bonomo Alto, 91017 Pantelleria TP
Telefono: 334 141 4002
Resort La casa dei fiori
Indirizzo: Via Marina 52, Contrada Tracino, 91017 Pantelleria TP
Telefono: 334 835 7182
Sesiventi
Indirizzo: Parco dei Sesi e Muro Alto, 91017 Mursia, Pantelleria TP
Telefono: 331 488 1119
Sikelia Luxury Retreat / Gagini Social Restaurant
Indirizzo: Via Monastero snc Scauri TP, 91017 Pantelleria TP
Telefono: 0923 408120
Panificio Terremoto
Indirizzo: Via Khamma, 112, 91017 Khamma TP
Telefono: 0923 915039
Pinuzzu u Palermitanu
Indirizzo: Via Borgo Italia, 21, 91017 Pantelleria TP
Panificio Marrone Francesco
Indirizzo: 31, Contrada Scauri, Pantelleria, TP 91017
Telefono: 0923 916000