Previsioni ottimistiche.
Nel 2013 le vendite di vino nel mondo potrebbero aumentare. Così è almeno per alcuni professionisti del vino che vedono in volata l'export del 2013. Si pronunciano a pochi giorni dalla fine del primo semestre. Sono stati interpellati da Sopexa, che si occupa di marketing alimentare internazionale e specializzata anche in vino. Campione rappresentativo dell'indagine: 1.400 grossisti online, agenti, importatori e distributori di 12 paesi. I più ottimisti riguardo alla crescita delle vendite di vino si sono dimostrati i russi, ben l'89%. Anche oltroceano vedono un futuro roseo, i canadesi, ben l'85% degli intervistati, e gli americani, il 74%. Rimangono più cauti gli operatori europei. E cosa pensano i colleghi della Cina? Attualmente le voci verso cui tendono le orecchie di tantissimi produttori, figure chiave, opinion leader del mercato più importante o almeno verso cui si nutrono grandi aspettative. Solo il 58% anticipa un trend positivo. Si tratta di una percentuale inferiore rispetto ai due anni passati, nel 2011, per esempio, l'87% esprimeva più entusiasmo sullo scenario a venire.
I vini di Francia, Italia, Spagna e Germania rimangono i must del portfolio dei buyer. Non possono mancare. Ma accanto ai Paesi del Vecchio Continente vengono inseriti anche il Cile, l'Argentina e l'Australia. E poprio i vini di questo continente sono quelli che detengono la quota più grande in Cina, dopo la Francia. Prendendo come termine di selezione la regione di provenienza. In cima alla lista delle preferenze degli operatori ci sono i vini della Languedoc, del Rodano, seguiti da quelli della Rioja, per quanto riguarda la Spagna. La rosa degli italiani è principalmente composta dalle etichette toscane e venete. In Asia, in cima alla top list, vi sono Bordeaux e Borgogna.
Altri due dati interessanti che emergono dall'indagine. In Cina le referenze scelte dagli importatori sono principalmente Dop e Igp. Un'inversione di tendenza, poiché prima ad essere maggiormente ricercati erano i vini di primo prezzo. E i più richiesti sono i vini varietali. L'altro dato riguarda i vini biologici. Anche se da un lato sono tema di discussione, al centro del tam tam mediatico, e sempre più apprezzati dai consumatori a tutte le latitudini, ancora non sono così presi in considerazione dagli importatori, tranne che in Danimarca, Paesi Bassi e Giappone.