Protagonisti del spazio rinnovato anche spirits e distillati dalla Cina, dal Giappone e dall'India
Ancora più spazio per il vino nella seconda catena di grandi magazzini di lusso più importante d'Inghilterra, dopo Harrod's.
Selfridges, che ha il suo cuore nella celebre Oxford Street, amplia l’area dedicata alle etichette provenienti da tutto il mondo, dalla Turchia alla Virginia, passando per il cuore enologico europeo. Cento cantine in più rispetto all’offerta precedente. Un segnale di quanto oramai ad attirare gli acquirenti di questo centro, che tratta articoli per la casa griffati, sia anche il vino e di quanto Londra sia il bacino più forte del Vecchio Continente per le bottiglie che entrano in questo mercato da mezzo mondo. L’enoteca è gestita dal buyer Dawn Davies, che gestisce il negozio è dà la sua consulenza per i vini a Selfridsge’s da sei anni.
La forbice dell’offerta del wine shop varia dai 7.99 alle 18mila sterline, si potranno acquistare e degustare etichette di pregio, vini di realtà nascenti, non mancheranno le bollicine inglesi, e poi ci saranno anche fine wine. Nei prossimi mesi, fa sapere lo stesso Davies, il numero di referenze aumentrà ulteriormente. L’ampliamento abbraccia pure l’area dedicata agli spirits, che si trova sempre al piano terra, The Harry Gordon’s Bar, dedicato all’imprenditore statunitense che fondò la catena a Londra nel 1909. Qui troveranno posto, accanto alle label icone di questo comparto, i distillati dal Giappone e dall’India, e un’intera sezione sarà dedicata ai baijiu, il liquore tradizionale della Cina ottenuto dalla distillazione del frumento, dell’orzo, del riso. Ci saranno persino whisky da Taiwan. La novità sarà poi il servizio Enomatic per i distillati e i liquori, che consentirà ai clienti di assaggiareal bicchiere prestigiose etichette. Lo spazio ristrutturato e ampliato ha una veste calda, un arredo che vede protagonista materiali naturali come il legno e giochi di luce che creano atmosfera.