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Tendenze

Olio extravergine d’oliva, cresce il valore e la Lombardia la regione dove si compra più Dop e bio

30 Luglio 2013
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Cresce il valore dell'olio extravergine d'oliva.

Un +27,2% nel mese di giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si attesta su livelli ben superiori l'oro verde italiano. Si assiste ad una rivalorizzazione, un segnale positivo per l'intero comparto che vive non poche difficoltà per piazzare la propria eccellenza sui mercati. Gli ultimi dati di Unaprol danno come categoria più venduta proprio l'extravergine, che rappresenta il 72% dell'intero fatturato con 157 milioni di litri venduti. Tra le regioni spicca la Lombardia con 24 milioni di litri venduti pari a 97 milioni di euro. La Toscana è solo seconda con 16 milioni di litri, pari a 60 milioni di euro. Al terzo gradino si piazza il Lazio con 15 milioni di litri ed un valore di 55 milioni di euro. Dop e Igp sono i più ricercati dai consumatori. Ed è sempre la Lombardia che vanta il primato sui litri a denominazione venduti, 738 mila per un fatturato di 8 milioni di euro, ed anche quello per vendita di olio extravergine biologico. Su questa tipologia ha toccato il picco di 4 milioni di euro. Buoni risultati anche in Veneto con 218mila litri venduti ed un fatturato di 1,6 milioni di euro, in Emilia Romagna con 210mila litri ed un fatturato di 1,7 milioni di euro ed in Toscana con 206mila litri ed 1,6 milioni di euro. 

“Il modello della dieta mediterranea è un modello vincente ha detto in conclusione il presidente di Unaprol Massimo Gargano. Rappresenta un’importante traino per le esportazioni di olio extravergine di oliva e può essere il volano su cui far ruotare l’economia e il carattere distintivo dei territori del vero prodotto italiano di alta qualità

L’olio di oliva si assesta intorno al 13% nelle vendite e l’olio con il marchio “100% italiano” registra il +12%.  Il secondo trimestre dell’anno ha mostrato poi una sostanziale stabilità per i prezzi all’ingrosso dell’olio extravergine di oliva, complice la scarsa dinamicità delle contrattazioni. Lo annuncia Borsa Merci Telematica Italiana nel precisare che la variazione mese su mese è risultata sostanzialmente nulla ad aprile (-0,4%), maggio (-1%) e giugno (-0,3%).