In Italia si beve meno ma meglio.
Una tendenza dichiarata da tempo da molti produttori ma adesso a confermarlo sono anche i dati diramati in anteprima dell’indagine condotta da SymphonyIRI Group per Vinitaly.
Gli italiani comprano meno vino ma di maggiore qualità. Nel 2011 sono aumentate dell’11,1% le vendite nei supermercati dei vini oltrei 5 euro, a fronte della spesa per quelli al di sotto dei 3 euro, del +0,6%. Calano (-0,96%) le vendite di vino confezionato.
Secondo i dati dell’indagine, che verrà presentata al Vinitaly, sarebbero stazionarie le vendite in brik nonostante le promozioni; mentre diminuiscono quelle dei bottiglioni da 1,5 litri, crescono invece dell’1,1% le bottiglie a denominazione d’origine con un prezzo medio di 4,1 euro/litro, e dell’11% con la marca commerciale delle catene distributive.
Quanto alla classifica dei vini più venduti nei supermercati, al primo posto c’è il Lambrusco seguito da Sangiovese e Montepulciano d’Abruzzo, incalzati dagli emergenti Pignoletto dell’Emilia (+29,6%) e Pecorino di Marche e Abruzzo (+26,5%).
Il Brunello di Montalcino gode di ottima salute sullo scaffale (+14,8%), come anche il Gavi (+14,4%) e il Rosso di Montalcino (+11,1%).
Nero d’Avola, Syrah e i vini di Alcamo sono invece, sempre secondo l’indagine, i più venduti nel formato 75 cl nei supermercati e ipermercati della Sicilia.
Il Nero d’Avola si conferma uno dei vini più venduti nella Gdo in Italia, piazzandosi al quarto posto, mentre nella speciale classifica dei vini a denominazione d’origine che registrano il maggior tasso di crescita in Italia nella Gdo si affaccia per la prima volta il Grillo (+14,8%).