In questi ultimi tempi spopolano i vini freschi, con acidità spiccata.
Una tendenza conclamata da critici ed esperti. E la bassa gradazione alcolica è una leva oramai usata da tantissime cantine. Arriva però poi una ricerca che mette tutto in discussione. Perché un panel di wine lover che bevono vino almeno una volta la settimana, osservato dall'Australian Wine Research Institute, ha dimostrato di gradire di più vini superiori ai 13 gradi alcol. L'esperimento è stato condotto versando Cabernet Sauvignon.
Lo studio, condotto dall'equipe coordinata da Keren Bindon, è stato pubblicato sulla rivista Food Chemistry e ha suddiviso l'analisi del gusto per vini da uve raccolte in diverse fasi di maturazione e a distanza di quattro settimane l'una dall'altra. I vini da raccolta anticipata sono stati meno apprezzati. Ma secondo i ricercatori il gusto del panel variava non tanto per il qantitativo di acol in sé ma anche per determinate qualità, come le note verdi o l'eccessiva astringenza non gradita dal palato. Gli aromi e le note di frutta matura e confettura che esprimevano i vini a più alta gradazione alcolica portavano, invece, il campione percepire e a dichiarare il vino come più pregiato.