Google punta sul Made in Italy.
In partnership col ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e con Unioncamere, il Cultural Insitute di Google ha lanciato la piattaforma google.it/madeinitaly.
Un contenitore con informazioni, immagini, video che promuove le eccellenze del paniere agroalimentare italiani. In primo piano i pilastri della cultura gastronomica e contadina delle regioni d'Italia, dal carciofo di Sardegna al Parmigiano Reggiano e poi ancora le perle dell'artigianato, come il corallo di Trapani o il vetro di Murano. Il progetto nasce per valorizzare le risorse del Bel Paese e per cavalcare un trend in crescita nella rete, che vede le categorie turismo e agroalimentare le più cercate dopo la moda. I clic sono aumentati del 12% in un solo anno.
''Un link tra la Food Valley e la Silicon Valley''. Così il ministro per le Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, descrive l'iniziativa, sottolineando che il progetto ''è una pietra miliare per un'agricoltura 2.0. Ora farei un passo in più''.
La piattaforma si pone anche come strumento per sostenere le piccole imprese e gli artigiani, con una sezione dedicata e con l'intento di avvicinarli al mercato e di mettere in vetrina il loro potenziale economico e di export. Uno supporto per aiutarli a sviluppare il business (cliccare qui). Il sito è stato realizzato con il contributo della Fondazione Symbola e con il coordinamento scientifico del Professor Stefano Micelli dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Un vero e proprio percorso formativo online per fornire idee e riferimenti pratici.
''Se io fossi in Google – aggiunge il ministro – farei dell'agroalimentare una piattaforma commerciale. Utilizzerei le sue conoscenze per aiutare le aziende piccole a superare le barriere di spazio e di tempo per vendere nel mondo''. Tra gli obiettivi del progetto, il ministro ha ricordato il contrasto alla contraffazione e all''Italian sounding' che sottrae al nostro paese 60 miliardi ogni anno.