Il prezzo delle uve in California sale. La notizia la riporta Decanter.com (consultabile al seguente link).
La domanda supera l’offerta e cresce anche quella del vino. Il dato riguarda la fascia costiera settentrionale dello Stato. Molte cantine avrebbero stipulato contratti di fornitura a lungo termine con i viticultori al fine di assicurarsi un approvvigionamento per le prossime annate.
Così il prezzo delle uve è salito del 30% nei trascorsi sei mesi. Un trend che rispecchierebbe un mercato in ripresa, che già dall’annata 2010, come riporta l’articolo, avrebbe visto il riequilibrarsi del rapporto tra domanda e offerta.
Il fenomeno sarebbe spiegato dal rifiuto dei viticultori a reimpiantare proprio nel periodo in cui la richiesta cominciava ad aumentare, malgrado la recessione.
Le grandi cantine infatti prima del tracollo, come racconta al giornale Jon Ruel della Trefethen Family Vineyards, avrebbero denunciato una scarsità incombente di materia prima. Ma la debole domanda avrebbe mascherato tale carenza portando gli agricoltori a non fare investimenti per il reimpianto.
Ad essere aumentatoanche l’acquisto di vino in bottiglia, ad un prezzo medio di 20 euro, come registrato nel 2011 da una ricerca Nielsen. I consumatori sarebbero ritornati a spendere infatti cifre medio alte in un momento in cui l’offerta di vino tendeva a diminuire, tenendo in considerazione anche la bassa resa delle ultime vendemmie.
C.d.G.