di Clara Minissale, Taormina
Bianca Celano chef di Habitat, boutique hotel a Catania, ha presentato “Liccari a sarda”, un piatto che prende spunto da un vecchio detto della tradizione isolana che parla di Sicilia, di povertà, di una sarda che viene appesa a delle travi e viene assaggiata solamente leccandola.
Un detto sul quale la chef ha giocato un po’ facendo arrivare in tavola prima una bruschetta con farina perciasacchi e servita con lingua cotta con limone, miele, finocchietto selvatico, cipolla e poi erbe raccolte a mano. A seguire è stata servita la sarda, protagonista del secondo piatto insieme con le mandorle frullate con acqua di vongole e un mix di erbe. La sarda è lavorata con marinatura a secco e poi con aceto di prugne, infine si aggiungono canditi di arancia e muddica atturrata. Un piatto che è una sintesi della filosofia della chef che si basa sulla ricerca di ingredienti buoni che vengano da produzioni controllate e dall’azzeramento degli sprechi in cucina. “Io racconto la mia terra attraverso la selezione degli ingredienti – ha spiegato la chef – facendo rete con i produttori e la pandemia è stata un’occasione per ascoltarli di più. Oggi sto facendo un grande lavoro di ricerca sulla sostenibilità, questo mi porta a volere scendere sempre più sul territorio per raccontarlo al meglio”.
LA GALLERY (ph GdG)
