(Giuseppe Causarano – ph Vincenzo Ganci)
di Michele Ferraro
L’ultimo cooking show di Taormina Gourmet si chiude con un’ovazione del pubblico per i piatti proposti da Giuseppe Causarano e Antonio Colombo del ristorante “VotaVota” di Marina di Ragusa.
Peppe Causarano unisce in un piatto di irresistibile semplicità la seppia selezionata con cura dai pescatori di Donnalucata con il miglior tartufo nero raccolto dai cavatori di Palazzolo Acreide. La seppia a crudo, ovviamente abbattuta, tagliata a sfoglie sottilissime, un pizzico di sale a fiocchi, pepe bianco, tartufo in due consistenze (grattugiato ed a scaglie) e, per finire, un giro d’olio anche questo aromatizzato al tartufo. Il risultato è un’esaltazione di mare e terra. Sorprendente la morbidezza della seppia che si sposa meravigliosamente con il tartufo, la nota leggermente piccante dell’olio d’oliva e del pepe bianco completano un’esperienza veramente appagante per il palato.
(ph Vincenzo Ganci)
Questo piatto è stato uno dei protagonisti del menù 2019 del ristorante “VotaVota” che adesso chiude battenti perché è tempo di pensare al menù 2020 per il quale Peppe e Antonio hanno avuto un’idea davvero affascinante: un giro in camper in lungo ed in largo per la Sicilia, alla ricerca dei prodotti migliori che saranno alla base della loro nuova proposta gastronomica.
(ph Vincenzo Ganci)
Dopo il successo della seppia al tartufo, conclamata dal pubblico presente, il testimone passa ad Antonio Colombo che presenta un dolce sorprendente, tanto alla vista quanto al palato. Si chiama, a buona ragione, “Autunno siciliano” ed è composto da una mousse di carruba, una meringa con riduzione di sciroppo di carruba, un cubetto di carota di Igp di Ispica candita ed un sorbetto, anche questo di carote Igp di Ispica. Crumble di cioccolato di modica e nocciola, cachi a cubetti insaporiti, con un processo di osmosi a freddo sottovuoto, con succo di ficodindia giallo e rosso. Il piatto, che ha l’aspetto di un “presepe” autunnale, è completato da una fogliolina di geranio all’arancia. La sorpresa degli occhi, nel vedere questa scultura emergere dal piatto è superata solo dall’esplosione di sapori che gratificano il palato.