(Stefano Canello – ph Vincenzo Ganci)
di Francesca Landolina
Quanto è importante il calice nella degustazione di un vino? La scelta di un calice sbagliato può peggiorare o, addirittura, distruggere la qualità e la piacevolezza di un grande vino? La risposta è sì.
E c’è modo di scoprirlo e di sperimentarlo a Taormina Gourmet, presso l’hotel Villa Diodoro, nell’ambito della masterclass condotta da Stefano Canello, uomo di punta della Riedel nella zona South East Europe e Israele, e da Federico Latteri di Cronache di Gusto. “Essere innovativi – afferma Canello – non è semplice, ma quello che vogliamo è portare contenuti nell’offerta. Dietro ad ogni forma non è solo l’estetica che ci guida, ma il concetto di funzionalità. Se fate un giro dalle nostre parti, vi rendere conto che non c’è una sala di design. Come essere credibili nel mondo del vino? Riedel si fida solo del giudizio di chi conosce il vino meglio di chiunque altro, di chi degusta e dei produttori soprattutto”. Per sviluppare le linee proposte ci sono voluti ben 7 anni, spiega Canello. Una linea “performance”, esteticamente pratica e valida. Grandi bicchieri per grandi vini. Non solo belli, ma principalmente funzionali. Contengono piccole onde all’interno. Per comprenderne la forma basti pensare ad una fisarmonica che si stringe. Le onde interne liberano le molecole del vino e ne esaltano i profumi.
(ph Vincenzo Ganci)
Si passa alla prova tecnica. In degustazione, si notano le differenze, da calice in calice, che influenzano le percezioni olfattive e gustative. Un bicchiere dalla forma scorretta rispetto al vitigno contenuto nel calice può modificare in negativo le sue caratteristiche, lasciando percepire più l’amaro, la tostatura a scapito dall’acidità per esempio; possono ridurre la lunghezza o ancora influenzare la presenza e la trama dei tannini. La forma ideale rispetto al vino da bere, viceversa, ne esalta i profumi e appaga il palato. Durante il tasting si provano quattro differenti calici, ognuno dei quali esalta le caratteristiche di grandi vini bianchi e rossi. Ecco quali sono state le combinazioni vino/calice più prestanti.
- Performance Sauvignon Blanc 884/33 – Collio Sauvignon Ronco delle Mele – Venica & Venica
- Performance Chardonnay 884/97 – Sicilia Chardonnay Vigna San Francesco – Tasca D'Almerita
- Performance 884/33 – Alto Adige Pinot Nero Mazzon – Gottardi
- Performance 884/0 Bolgheri Sassicaia – Tenuta San Guido
(ph Vincenzo Ganci)
Riedel è leader nella produzione di calici da degustazione per vino. Maximilian Riedel, attuale Ceo dell’azienda austriaca, rappresenta l’undicesima generazione della famiglia impegnata in questo settore. Le varie linee di bicchieri vengono realizzate seguendo una precisa filosofia basata sull’individuazione della forma ideale per i numerosi vini presenti sul mercato. I bicchieri, non di vetro, usati durante la masterclass, sono dell’azienda Tusibiò di Sicracusa, realizzati con amido di mais e riciclabili perché composti organici.