(ph Vincenzo Ganci)
di Manuela Zanni
Comincia alla grande la terza, ed ultima, giornata di Taormina Gourmet con una masterclass dedicata alla verticale di un grande vitigno a bacca bianca del Carso, che rappresenta una delle espressioni più identitarie della terra di mezzo tra Italia e Slovenia.
Protagonista della degustazione la Vitovska, vitigno autoctono a bacca bianca fortemente identitario, interpretato dalla cantina di Beniamino Zidarich, che rappresenta una perfetta fotografia dell’estremo territorio carsico, tra Italia e Slovenia, di cui non esistono varietà analoghe nel Mediterraneo. Il terreno estremamente calcareo e siccitoso a causa della asperità e difficoltà rende necessaria una viticoltura artigianale che può, a pieno titolo, definirsi “eroica”.
(ph Vincenzo Ganci)
In questa zona, nota anche per la Malvasia istriana, il vitigno più rappresentativo è la Vitovska, unico nel suo genere in quanto simile a nessuno. La cantina di Zidarich è opera del progettista Paolo Meng ed è in gran parte sotterranea e si sviluppa per circa 1.200 metri quadrati. È stata inaugurata nel 2009 ed è stata scavata interamente nella roccia, con una profondità di 20 metri e si sviluppa su cinque livelli. La costruzione ospita l’intero processo produttivo vitivinicolo dell’azienda inclusa la cantina con la zona invecchiamento in botti di rovere. Sono state sei le annate in degustazione che hanno mostrato le sfaccettature e le evoluzioni di questo vitigno nel tempo.
(ph Vincenzo Ganci)
Queste le annate degustate
Vitovska 2017
Giallo paglierino naso di pere Williams ed erbe mediterranee come timo, salvia e rosmarino. Sorso fresco, sapido dalla spiccata mineralità. In grado di sfidare il passare del tempo.
Vitovska 2016
Giallo paglierino con riflessi dorati. Naso intrigante di pera matura e in confettura. Il sorso è pieno e avvolge il palato con eleganza e persistenza.
(ph Vincenzo Ganci)
Vitovska 2015
Giallo paglierino con riflessi oro. All'olfatto ripropone la pera matura sorretta da accenni di note mielate e sbuffi di vaniglia e fava tonka. Il sorso è ricco e godibile e lascia il palato piacevolmente pieno.
Vitovska 2008
Colore ambra carico con naso di albicocca disidratata, frutta secca e accenni di pietra focaia. Sorso intenso e ricco e pienamente godibile dalla lunga persistenza.
(ph Vincenzo Ganci)
Vitovska 2007
Colore topazio. Naso di fichi secchi e frutta matura. Bocca piena e il sorso riempie il palato di un caleidoscopio di aromi che restano a lungo impressi.
Vitovska 2002
Topazio intenso. Al naso intense note di caramello, pasticceria, amaretto, panbrioche. In bocca esplode con una cornucopia di sapori mostrando coerenza gusto-olfattiva. Il sorso è sorprendentemente fresco e sapido e chiude con una lieve nota di mandorla amara che persiste piacevolmente al palato. Il vino più “giovane” della batteria nonostante sia il più “vecchio”. È proprio il caso di dire che “l 'importante è essere giovani dentro”.