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Taormina Gourmet 2019

Luigi Moio e Quintodecimo: nel calice tutta la “potenza” della Campania

26 Ottobre 2019
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(ph Vincenzo Ganci)

di Veronica Laguardia

Last but not the leat, chiude la prima giornata di Taormina Gourmet Tasting la masterclass  “Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Falanghina, tripla verticale con l'azienda Quintodecimo” con Luigi Moio grande protagonista.

Sala piena e ospiti rapiti per le etichette firmate Quintodecimo, cantina di riferimento per l’areale dell’Irpinia. A condurrei presenti alla scoperta di tre vitigni e tre annate diverse, in lingua inglese, Luigi Moio, come detto, patron dell’azienda e Daniele Cernilli alias DoctorWine. Moio parallelamente al suo lavoro, come docente di enologia all’università Federico II di Napoli ed ai suoi studi approfonditi sugli aromi del vino, si è dedicato dal 2001 al suo progetto personale. Quintodecimo si trova in Campania, a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. L’azienda si trova in una zona centrale tra il Mar Tirreno e il Mar Adriatico, dove si erge l’Appeninno Meridionale. Un’area particolarmente vocata, ad un'altitudine di oltre 400 metri sul livello del mare, caratterizzata da importanti precipitazioni durante l’anno. I suoli sono prevalentemente argillosi e rocciosi e nelle vallate anche vulcanici. La filosofia perseguita del patron, Luigi Moio, si può, in parte, racchiudere in una frase: “Le molecole e quindi i componenti di un vino perfettamente in equilibrio, per un’elevata qualità del vino”.

Durante la masterclass sono stati fatti degustare i tre bianchi prodotti dall’azienda, che sono stati ben sintetizzati da Daniele Cernilli: “Falanghina è acidità, il Greco di Tufo è corpo ed il Fiano è eleganza”. I tre vini sono prodotti seguendo lo stesso metodo. In cantina il 60 per cento fermenta in acciaio e la restante parte in legno, ma all’assaggio questo è sempre ben integrato. La scelta del legno è data dalla volontà di Moio di garantire una maggiore stabilità del vino e potenziarne la capacità d’invecchiamento.

Le annate in degustazione

La 2018 è iniziata con un inverno molto freddo. Seguito da primavera con temperature moderate. E poi estate e autunno caratterizzati da precipitazioni importanti. L’annata 2016 simile alla precedente, particolarmente fredda e con forti escursioni termiche sia in primavera che in autunno. E poi la 2012, annata calda come si è ben percepito durante la degustazione. 


(ph Vincenzo Ganci)

La degustazione

Doc Irpinia Falanghina Via del Campo 2018
Naso fragrante e fresco di fiori bianchi, limone, sale, mela e banana. Freschissimo anche il palato, grazie all’elevata acidità tipica della varietà. Ritorna il limone e il sale, ma anche i fiori. Equilibrato e di buona persistenza.

Docg Greco di Tufo Giallo D’Arles 2018
Naso intenso di fiori, mandorla, albicocca disidratata e miele. Al palato è  rotondo ma dalla bella freschezza. Un bianco corposo, dall’ottimo equilibrio gustativo e dal finale di media lunghezza.

Docg Fiano di Avellino Exultet 2018
Naso complesso, caratterizzato da eleganti sentori di ginepro, frutta a polpa gialla e macchia mediterranea. Sorso snello, molto lungo e persistente. Ben equilibrato. 

Doc Irpinia Falanghina Via del Campo 2016
Naso fine di limone, yogurt e pesca. Al palato ancora fresco e sapido. Più rotondo e in armonia dell’annata precedentemente degustata. 


(ph Vincenzo Ganci)

Docg Greco di Tufo Giallo d’Arles 2016

Dal colore più carico dell’annata precedente, ma anche delle altre due varietà, grazia alla sua ricchezza in polifenoli. Naso delicato dai sentori di anice, frutta secca, albicocca disidratata e rosmarino. Il sorso è pieno e di buona bevibilità. Finale di media lunghezza ammandorlato, tipico della varietà. 

Docg Fiano di Avellino Exultet 2016
Naso delicato e complesso dai sentori di frutta tropicale e spezie dolci come l’anice. Buona acidità, medio corpo, elegante e piacevole finale. Perfetto equilibrio.

Doc Irpinia Falanghina Via del Campo 2012
Note balsamiche, pesca matura, agrumi disidratati caratterizzano al naso questo vino. L’acidità è sempre molto spiccata e si fonde bene con la maggiore intensità di sapori al palato. Finale di buona lunghezza. 

Docg Greco di Tufo Giallo d’Arles 2012
Naso intenso con sentori minerali, di frutta esotica, note erbacee e balsamiche di eucalipto e lavanda. Molto cremoso e rotondo. Finale lungo e piacevole. 

Docg Fiano di Avellino Exultet 2012
Naso pulito e complesso, leggere note di kirsh e frutta a polpa gialla. Leggermente stanco il naso ed il palato, dato dall’annata calda in cui il Fiano non si esprime al meglio. Media acidità e finale di media lunghezza.