Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Taormina Gourmet 2019

Il sud ce la farà, “se mette al centro la persona”

27 Ottobre 2019
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Interessante dibattito che ha anticipato la premiazione del concorso Sud Top Wine della nostra redazione


(I premiati del concorso Sud Top Wine – ph Vincenzo Ganci)

di Michele Ferraro

Tutti d’accordo a Taormina Gourmet, il sud ce la può fare. Non subito, occorre alimentare ancora quei segnali positivi che scorgono i tre relatori messi attorno ad un tavolo da Fabrizio Carrera in occasione della premiazione del concorso Sud Top Wine: il sindaco di Taormina Mario Bolognari, il presidente della Fondazione Unesco Sicilia Aurelio Angelini e l’imprenditore e fondatore di Eataly Oscar Farinetti.

In estrema sintesi possiamo descrivere l’interessante momento di dibattito che ha preceduto la cerimonia di premiazione con una frase: prospettive divergenti, conclusioni convergenti. Il sindaco Mario Bolognari parte da una considerazione supportata dai numeri: siamo in declino. Decresce il Pil, il prodotto interno lordo del sud, decresce il dato demografico, cresce invece l’emigrazione. Altri numeri però raccontano un sud Italia diverso. “Delle 60 mila aziende biologiche italiane il 60% si trovano nel mezzogiorno ed il 13% in Sicilia, regione che detiene il primato nazionale – ricorda il sindaco – Anche il mondo del vino mostra un salto di qualità. Se i volumi di produzione annuale al Sud rimangono più o meno invariati, da 10 anni a questa parte si sono decuplicati i dati relativi alle etichette Dop. Questi dati ci dicono che dobbiamo creare imprenditori attraverso la valorizzazione di ciò che di più prezioso ha il sud in questo momento: il capitale umano”. 


(Oscar Farinetti, Fabrizio Carrera, Mario Bolognari, Aurelio Angelini e Daniele Cernilli – ph Vincenzo Ganci)

Ed è proprio sulla valorizzazione di un modello di sviluppo diverso che si concentra il lucido contributo di Aurelio Angelini. “Purtroppo vedo una classe dirigente ancora troppo spesso ancorata a modelli del passato, dedita alla ricerca, o più spesso alla promessa del posto fisso, dello sviluppo perseguito attraverso progetti faraonici, alle colate di cemento, alle fantasiose invenzione di nuovo precariato. Ma la società è cambiata, la gente del sud è cambiata ed è sempre più consapevole che non c’è al mondo brand più forte dell’Italia. Attraverso la presa di coscienza di questa generazione il cambiamento arriverà”. La centralità della persona nei modelli di sviluppo. E’ questa in definitiva il messaggio di fondo che lega gli appassionati interventi di Mario Bolognari ed Aurelio Angelini e che viene esaltata dalle conclusioni di Oscar Farinetti: “Il sud ce la farà. Dipende dal tempo e dai suoi cicli ma dipende soprattutto dalle persone”. 


(ph Vincenzo Ganci)

“In Sicilia è più facile raddoppiare le esportazioni che dimezzare i forestali” una provocazione, una sferzata del fondatore di Eataly che però ha in sé un valore positivo. Lo stimolo a crederci ed a provarci. Due, secondo Farinetti, i sogni realizzabili: raddoppiare le esportazioni e raddoppiare il turismo per cambiare l’economia del sud del paese. “La prima meta desiderata al mondo per i viaggi all’estero è l’Italia che, però, è solo sesta nella classifica dei paesi più visitati. Cosa c’è di mezzo?” chiede al pubblico Farinetti. Un attimo di silenzio, poi la risposta: “Ci sono gli italiani, c’è la loro pigrizia”. Seconda sferzata subito ammorbidita da quella che potremmo definire la sua ricetta per rilanciare le sorti del sud: la “restanza”.  


(ph Vincenzo Ganci)

La visione è sempre la stessa, quella basata sul valore della persona. Tre i passaggi immaginati da Farinetti per rispondere “sì” alla domanda “ce la faremo?”: presa di coscienza che, per il comune parere dei relatori, è già avvenuto; partenza, per girare, conoscere, aprirsi al mondo; “tornanza”, per apprezzare ed utilizzare meglio talenti e tesori della nostra terra attraverso il baglio culturale acquisito, ed infine “restanza”, perché qui più che altrove un’enorme flusso di ricchezza, intesa soprattutto in termini di possibilità, può e sta per arrivare.

Dopo la premiazione del concorso Sud Top Wine con i vincitori annunciati dal presidente della commissione di giuria, Daniele Cernilli, alias DoctorWine

ECCO I PREMIATI

DOC ETNA BIANCO

  1. Doc Etna Bianco N'Ettaro 2018 – Masseria Setteporte
  2. Doc ETNA BIANCO 2018 – Travaglianti
  3. Doc Etna Bianco Affiu 2018 – Eredi di Maio Superiore

DOC ETNA ROSSO

  1. Doc Etna Rosso Badalarc' 2015 – Spuches
  2. Doc Etna Rosso Riserva Zottori Noto 2015 – Cottanera
  3. Doc Etna Rosso Piano dei Daini 2016 – Tenute Bosco

ROSSI DA NERO D'AVOLA (DOC SICILIA E ALTRE DOC)

  1. Doc Eloro Fontanelle 2014 – Curto
  2. Doc Sicilia Nero d'Avola Donnatà 2018 – Alessandro di Camporeale
  3. Doc Sicilia Nero d'Avola Azhar 2017 – Summanera

DOC SICILIA GRILLO E CATRRATTO

  1. Doc Sicilia Grillo Lalùci 2018 – Baglio del Cristo di Campobello
  2. Doc Sicilia Grillo Vigna di Mandranova – Alessandro di Camporeale
  3. Doc Sicilia Grillo Timpa 2018 – Feudo Montoni

BIANCHI SICILIANI (VARIE DOC)

  1. Doc Sicilia Zibibbo Rajah 2018 – Gorghi Tondi
  2. Doc Sicilia Insolia 2018 – Feudo Principi di Butera
  3. Doc Monreale Catarratto Lu Bancu 2018 – Feudo Disisa

ROSSI SICILIANI (VARIE DOC)

  1. Doc Faro Oblì 2015 – Tenuta Enza La Fauci
  2. Docg Cerasuolo di Vittoria Poggio di Bartolone 2017 – Poggio di Bartolone
  3. Docg Cerasuolo di Vittoria 2016 – Tenuta Bastonaca

DOCG TAURASI

  1. Docg Taurasi Riserva Vigna Cinque Querce 2011 – Salvatore Molettieri
  2. Docg Taurasi Vigna Cinque Querce 2012 – Salvatore Molettieri
  3. Docg Taurasi 2014 – Macchie S. Maria

DOCG GRECO DI TUFO

  1. Docg Greco di Tufo Giallo d'Arles 2018 – Quintodecimo
  2. Docg Greco di Tufo 2018 – San Paolo Claudio Quarta
  3. Docg Greco di Tufo Terre degli Angeli 2018 – Terredora

DOCG FIANO DI AVELLINO

  1. Docg Fiano di Avellino contrada Sant'Aniello 2014 – Vigne Guadagno
  2. Docg Fiano di Avellino Excinere Resurgo 2018 – Terredora
  3. Docg Fiano di Avellino 2018 – Vesevo

DOC AGLIANICO DEL VULTURE E DOCG AGLIANICO DEL VULTURE SUPERIORE

  1. Docg Aglianico del Vulture Superiore Da Ginestra 2015 – Grifalco
  2. Doc Aglianico del Vulture Titolo 2017 – Elena Fucci
  3. Doc Aglianico del Vulture Grifalco 2017 – Grifalco

ROSSI PUGLIESI A BASE PRIMITIVO

  1. Es Red 2015 – Gianfranco Fino
  2. Doc Gioia del Colle Primitivo Chakra 2017 – Giovanni Aiello
  3. Doc Primitivo di Manduria Raccontami 2016 – Vespa

ROSSI PUGLIESI A BASE DI NEGROAMARO

  1. Silver Serie Vigne Vecchie 2015 – Vigneti del Salento
  2. Zacinto 2018 – Masseria Cuturi
  3. Selvamara 2016 – Cantine Due Palme

ROSATI

  1. Doc Etna Rosato 2018 – Travaglianti
  2. Contessa Filomarino 2018 – Tenute Girolamo
  3. Doc Sicilia Rosato Donna Grazia 2018 – Gurrieri