Raccontare un territorio attraverso il vino è un’occasione per fare conoscere un’area che altrimenti rischierebbe di non avere visibilità.
Raccontare, appunto perché dietro ogni bottiglia di vino c’è sempre una storia: quella di uomini coraggiosi in grado di fare viticoltura superando ogni ostacolo. Un esempio, le strade del Vino del Cerasuolo di Vittoria che attualmente conta 64 soci e 23 cantine. Un territorio che deve crescere e che conta ad oggi un numero di presenze turistiche più basse rispetto all'Etna ma in continua crescita. “La media di permanenza nel nostro territorio è di 3-4 giorni – spiega Marco Calcaterra -. Abbiamo avviato tante iniziative per la promozione turistica del nostro territorio che grazie anche alle fiction, una fra tutte Montalbano, ha avuto una enorme visibilità, ma adesso bisogna lavorare su un’offerta turistica mirata per un pubblica che ama il vino”.
Non solo Cerasuolo ma anche tanto Etna che negli ultimi anni è diventato la locomotiva turistica della Sicilia. Tra le attività più interessanti il treno dei Vini dell'Etna, ovvero la circumetnea, un’esperienza che funziona e piace tanto ai turisti. “La consapevolezza di chi prova l'esperienza delle strade del vino diventa, in una sorta di virtuoso percorso, ambasciatore egli stesso del gusto racontando ad altri la propria esperienza. Dobbiamo però, – spiega Marco Asmundo Nicolosi- migliorare il rapporto con le istituzioni”. Per Teresa Gasbarro, Direttore strada del vino del Gal di Noto che racchiude le doc Siracusa, Noto ed Eloro, la chiave del successo è quella dell’esperienza da far vivere attraverso un percorso sensoriale che passa dal vino e dall’olio. “Abbiamo poco più di 50 associati fra cui 30 aziende vinicole, I comuni e aziende produttrici di olio, strutture ricettive, altre aziende che fanno conserve. L'anno scorso abbiamo aperto l'enoteca regionale a Noto, una straordinaria vetrina in un contesto bellissimo”. E in chiusura emerge la notizia: le Strade del Vino che pensano ad un network che le metta sotto un unico “cappello”.
Michele Ferraro