Grande masterclass di Angelo Gaja, un produttore che non ha bisogno di presentazione. A Taormina Gourmet 2018 si è presentato “I Grandi vini di Angelo Gaja”.
A condurre il tasting Daniele Cernilli, alias Doctor Wine, insieme ad Attilio Scienza una delle massime autorità delle mondo accademico nel campo vitivinicolo oggi in Italia. Oltre a Barbaresco e Barolo, i due vini più importanti della regione di Angelo Gaja, sono stati degustati quelli realizzati in tenute successivamente acquistate in aree di pregio come Montalcino e Bolgheri. Il professore Attilio Scienza ha parlato a lungo della natura dei suoi, di queste diverse aree sottolineando, soprattutto, gli elementi comuni: sia Bolgheri che le Lande che Montalcino sono terreni che hanno avuto origine marine divesamente da altre aree del nostro Paese di natura vulcanica o morenica. Ogni terroir è stato scelto da Angelo dopo un'attenta e precisa analisi.
Di seguito l'elenco dei vini degustai e qualche nota
Vistamare 2017 – Cà Marcanda
Ottenuto da uve Vermentino, vinificate in acciaio per il 60% e per la rimanente quota da viognier vinificato in legno. E' un vino dalle due anime, quella fresca della prima varietà e quella ricca della seconda. Offre note di frutta esotica e pietra focaia al naso. Un sorso spiccatamente sapido e persistente.
Bolgheri Magari 2017 – Cà Marcanda
Mertol 50%, Cabernet Sauvignon 25% e Cabernet Franc 25%, matura in barrique. Intenso al naso con note piraziniche e balsamiche. Segue un palato lungo e provvisto di tannini fini.
Barbaresco Sori Tildini 2015 – Gaja
Proviene da una grande annata per tutto il territorio per le langhe. Maturato in tonneaux di 500 litri, è uno dei vini bandiera di Angelo Gaja. Ancora leggermente austero all'olfatto si caraterizza per profumi di liquiriza, ribes e cenni speziati. Al palato è avvolgente lunghissimo, completo e provvisto di tannini fitti e fini. Un vino di classe con grandi prospettive.
Barolo Conteisa 2014 – Gaja
Le uve provengono dal Cru Cerequio e da un'annata fredda. Questo fa sì che, diversamente da quello che si verifica di solito, ci troviamo di fronte ad un Barolo meno potete rispetto al precedente Barbaresco. Ha un profumo più spostato sull'acidità che sul tannino.
Brunello di Montalcino 2013 – Pieve di Santa Restituta
E' il vino della tenuta acquistata dal Angelo Gaja, acquistato nel 1994 a Montalcino. All'olfatto offre amarena, note speziate e affumicate. E' fresco, vellutato e molto lungo. Ha un carattere più dolce rispetto agli austeri vini di Langhe E' un vino dal taglio moderno che crescerà ancora con il passare degli anni.
Federico Latteri
ALCUNE IMMAGINI DELLA MASTERCLASS
(Daniele Cernilli, Attilio Scienza)