Le lattine sono le protagoniste della seconda Master Class condotta dall’instancabile Kuaska. In Italia sono ancora pochi i birrifici artigianali che si possono permettere di lavorare su questo fronte e la causa è anche atavica italiana: il mercato le considera un prodotto economico, da discount.
In realtà la master class spiega all’attento pubblico quanto la lattina sia un ottimo contenitore. Soprattutto le birre, o meglio le lattine, lo raccontano. In degustazione Pop del Birrificio Baladin; Punk Ipa di Brewdog; Illusion di Moor; Schandaal nata da una collaborazione tra Extraomnes e Canediguerra. Dunque due birre italiane e due britanniche, dove il secondo mercato è molto più maturo e avvezzo all’uso delle lattine, tanto che Kuaska parte proprio raccontando di un test di confronto a Londra avvenuto nel 2004 tra bottiglie e lattine. Fu il momento in cui scoprì che le lattine non erano prerogativa solo delle grandi industrie, ma anzi perfette per mantenere aromi e sapori delle birre artigianali, grazie al fatto che difendono molto bene il contenuto dall’ossidazione.
Le lattine vanno bevute dal bicchiere o direttamente dalla lattina? Schigi di Extraomnes sostiene che la lattina debba bastare da sé, però riconosce che effettivamente si perde qualcosa, molto dal punto di vista olfattivo e qualcosa dal punto di vista gustativo. Esistono anche lattine che si aprono totalmente, diventando praticamente dei bicchieri. Su questo tutti concordano che sia il futuro della lattina.
La Pop intanto passa e scompare rapidamente dai bicchieri, nel suo essere un po’ fuori stile, è fresca, beverina, con un piacevole amaro finale e pare piacere a tutti.
La Punk Ipa, prodotta dallo scozzese Brewdog, è stata una delle prime lattine a imporsi nel mercato artigianale italiano e una grande leva del successo odierno del birrificio. Tra l’altro una birra fortemente luppolata e molto caratterizzata, non proprio per tutti i palati, eppure davvero facile da trovare anche in canali normalmente non occupati dal comparto artigianale.
Da Bristol, sud ovest dell’Inghilterra, ecco la Illusion del birrificio Moor. Il birraio nonché proprietario statunitense, Justin Hawke, conduce la produzione a cavallo tra innovazione tipica del Nord America e la tradizione inglese. La sua ricerca sulla lattina, sulle macchine riempitrici e sulle tecniche produttive per adattarsi alla lattina ha portato agli ottimi risultati odierni. Justin tra l’altro fa una lievissima rifermentazione per ottenere la giusta gasatura. Solo 4,5% Vol. ma molto ben luppolata, una Black IPA, con lievi tostature presenti.
Nel frattempo Kuaska riceve la telefonata di Radio Freccia e va in diretta portando la Master Class e il suo tema in tutta Italia.
E per concludere ecco Luigi “Schigi” D’Amelio, il mastro birraio di Extraomnes che racconta direttamente la collaborazione con Alessio “Allo” Gatti del piemontese Canediguerra. La Schandaal è la prima birra di Schigi a finire in lattina, anche se lui è stato uno dei primissimi, in Italia, a parlare dei vantaggi delle lattine rispetto alle bottiglie. La Schandaal è nata come idea in Belgio e unisce tradizione, monastica, nello stile, una Quadrupel e un’altra tradizione belga, quella dei biscotti alla cannella, gli Speculoos, usati proprio come ingrediente in questa birra.
Insomma, viva la lattina se la birra che vi è contenuta è prodotta con testa. ALCUNE FOTO DELLA MASTERCLASS
Andrea Camaschella
ALCUNE FOTO DELLA MASTERCLASS