(Federico Latteri e Andrea Del Piano – Ph Vincenzo Ganci)
Una doppia verticale in una. E con due grandissimi Barolo. Le Grandi Degustazioni di Taormina gourmet 2016 si aprono alla grandissima con il Barolo di Giovanni Rosso.
Conduce la degustazione Federico Latteri di Cronache di Gusto. A raccontare le Langhe e i vini di Davide Rosso, l’enologo della cantina piemontese Andrea Del Piano. In degustazione sei vini, tre annate, una mini-verticale fatta al contrario, partendo dal 2015 e “scendendo” fino al 2013, con due cru ancora non in commercio: due anteprime per scoprire come evolvono questi grandissimi vini. Il primo in commercio, nel 2017, La Serra e poi Cerretta. Per gli altri dovremo pazientare qualche anno.
“Sono due vigne che distano una dall’altra soli 400 metri – spiega Del Piano – ma le differenze sono incredibili fra i due vini. Si tratta comunque, di vini con acidità molto spinte, pieni di sentori minerali. Ma sono Barolo da lunghissimo invecchiamento”.
Tre annate con caratteristiche diverse, influenzate dal clima, ma in comune hanno la facilità di beva e questa possibilità di lunghissimo invecchiamento. Il 2015 è stata una bellissima annata, con una fioritura che sembrava anticipata, un breve rallentamento nei mesi di luglio, poi ad agosto e settembre importanti escursioni termiche che hanno fatto bene al frutto: una vendemmia senza grossi problemi. Il 2014 è stato un anno molto complesso, tra pioggia e grandine che hanno costretto l’azienda ad anticipare la vendemmia: un andamento disastroso che le piante hanno molto risentito. Il 2013 è stato bello, asciutto, pulita, più fresca del 2014 e del 2015. Vendemmia leggermente anticipata; non è annata dai sentori di frutti estremi, con acidità molto spinta. Un vino che renderà tantissimo negli anni.
Ecco i vini degustati con alcune note:
Barolo La Serra 2015: Naso più spinto, esplosione di frutti immediati, mineralità più spinta
Barolo Cerretta 2015: barolo un po’ più morbido, sentori molto giovani, frutto quasi fresco, un vino in fase embrionale, si nota austerità al naso, equilibri già definiti; al palato tannino vigoroso che ha già una sua fisionomia; si sente anche la parte alcolica
Barolo La Serra 2014: tratto più austero rispetto al 2015. Al naso frutta che si porge con rigore; al palato, ha i suoi equilibri, corpo e ricchezza un po’ inferiore al 2015
Barolo Cerretta 2014: concede anche questo frutti; le note speziate verranno fuori più in là. Un vino di notevole eleganza e con un suo equilibrio
Barolo La Serra 2013: manifesta il suo essere più Barolo. Ha componente fruttata che sicuramente non è esplosiva come il 2015, ma comincia a concedersi un po’; componente tannica robusta, ma molto ben smussata
Barolo Cerretta 2013: Il classico vino da lunghissimo invecchiamento: assolutamente austero, composto al naso, ma profondo. In bocca colpisce positivamente la progressione: freschezza e avvolgenza. Tannino molto presente, robustissimo, ma che si pone nella giusta misura
G.V.
ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE