(Bruno Vespa e Riccardo Cotarella – ph Vincenzo Ganci)
Il Debutto di Helena, il nuovo nero di Troia prodotto dal giornalista – produttore Bruno Vespa ha un grande successo a Taormina Gourmet.
“Ha una dinamicità ed una energia che invitano a bere – afferma l’enologo Riccardo Cotarella – ed è la prima volta che mi capita di presentare un vino non pronto che entrerà in commercio il prossimo anno. Non l’avrei mai fatto se non fossi così convinto della sua piacevolezza. Sono 6 mila le bottiglie prodotte e penso che in pochi giorni andranno via. Abbiamo scelto di presentarlo ufficialmente al Sud e con Cronache di Gusto perché penso che la testata di Fabrizio Carrera sia la cornice giornalistica ideale per presentare il nostro gioiello”.
Alla degustazione anche Luciano Ferraro, giornalista del Corriere della Sera: “Vespa Vignaioli per passione è il nome con cui l’azienda Futura 14 si è presentata al mercato italiano e internazionale dal 2014. Quando ci icnontrammo, mentre Bruno mi parlava della nuova avventura, pensai subito ad uno sdoppiamento. Quella sera conoscevo Vespa/2, l’uomo con la passione per il vino. Come tutti quelli che vengono da un’altra professione, in lui sono presenti due requisiti: passione totale e desiderio di fare un vino straordinario”. La cantina produce oggi 7 i vini dai prezzi nazional popolari, “perché c’è da farsi perdonare la popolarità”, osserva Luciano mentre il giornalista annuisce e sorride.
“Iniziai con quattro soci alla Masseria Cuturi per arrivare alla Masseria Li Reni in Manduria e fin qui. Senza Cotarella non avrei iniziato questa avventura – racconta Vespa -. Sono capitato per caso in Puglia, ma quella terra mi ha folgorato. Mi ritengo un appassionato, non un esperto di vino ma credo sulle potenzialità della Puglia. Il Rosso dei Vespa è un vino junior ma premiato da Franco Maria Ricci come miglior vino italiano per rapporto qualità prezzo. Raccontami mette d’accordo tutti in Italia e all’estero. Ma apprezzo molto il nuovo arrivato. Sono un appassionato di musica classica e ho sempre invidiato la capacità di dare la stessa emozione a pubblici di tutto il mondo. E la mia ambizione con questo vino è la stessa. Così ho chiesto a Cotarella di immaginare un grande vino internazionale. Posso solo dirvi che la a prima volta che lo assaggiai mandai un messaggio a Riccardo, che resta tra di noi. Non sono tifoso dei miei vini e degusto tutto, ma questo mi ha convinto”.
Prosegue Cotarella con alcune considerazioni sui vitigni: “Siamo in Puglia e dunque legati ai vini più tipici con i tre grandi classici vitigni pugliesi. Non c’è al mondo un territorio simile alla Puglia e al Salento, circondato da due mari. Il Nero di Troia è un vitigno che aspettava di essere esaltato per la sua eleganza. La Puglia salentina sta dimostrando una trasversalità varietale unica”. E prosegue a proposito della sua consulenza. “Non so se sia un caso che personaggi noti in altri settori mi scelgano, ma credo che con loro si inneschi qualcosa di magico. Bruno è stacanovista come giornalista in televisione e come produttore. C’è grande stimolo e desiderio di fare grandi vini”.
Ma il commento più forte è lo stesso Vespa a farlo a fine degustazione: “Imparate a perdonare le persone note che fanno vino. Ditemi quante copertine di Wine Spectator sono state dedicate a personaggi famosi In Italia non si perdona la notorietà”.
Riportiamo alcune note di Luciano Ferraro.
Noi Tre 2012 sboccatura 2016. Brut Metodo Classico rosato. Al naso mela. Sapido in bocca con un accenno di tannino che non toglie freschezza. Facile da bere. “Il vino sorprende e va benissimo anche come vino da pasto. Il nome è stato scelto solo da me e dai miei figli”, dice Vespa.
Il Rosso di Vespa Primitivo di Manduria 2014. Al palato un tocco un po’ dolce con un grado alcolico di 14 gradi. Vino armonico, equilibrato ed elegante, con un prezzo basso. Franco cantina 7 euro e 90.
Helena Nero di Troia 2014. La novità presentata in esclusiva. Il nome leggendario non ha bisogno di spiegazioni. L’uva del Nero di Troia, per anni sottovalutata, vive oggi una seconda giovinezza. Il vino non è ancora perfettamente pronto e sarà in commercio il prossimo anno. Colore rubino scuro, ha una particolarità. La vendemmia è stata fatta il 27 ottobre e l’uva e surmatura. Quasi amaroneggia. Ha forza senza eccessi di potenza. Al naso spezie, more, frutti neri. Vino solare che regge bene anche l’abbinamento con il pesce. “L’idea di puntare sul Nero di Troia è vincente perché ha una lunga storia da raccontare”, conclude Ferraro.
Francesca Landolina
ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE
(Luciano Ferraro)