Impérial, Grand Vintage 2006, Grand Vintage Rosé 2006
Tre etichette e non cinque (due si sono rotte durante il viaggio che le stave portando in Sicilia).
Ma sono tre “miti” nel vero senso della parola. Il Moët & Chandon inaugura le grandi degustazioni di vini alla terza edizione di Taormina Gourmet. Per gli amanti delle bollicine francesi, ci sono tre etichette “da sogno”, l’Impérial, il Grand Vintage 2006 e il Grand Vintage Rosé 2006.
A condurre la degustazione, Nino Aiello, giornalista del Gambero Rosso Vini che “sbevazza” usando la sua stessa parola dal 1994. “Ne ho bevuti un bel po’ – dice Aielli – non possiedo grandissimo talento, ma ho parecchio marciapiede alle spalle”.
Con lui, Nando Papa, sommelier Ais e del Verdura Resort.
Nino Aiello, ad una platea molto interessata, racconta la storia dello champagne, dagli albori di Dom Perignon nel 1668 fino ad oggi, toccando anche argomenti storici ed erotici. “Lo champagne è un vero mito – dice Aiello – da 300, 310 milioni di bottiglie l’anno. Per avere l’idea della grandezza dei numeri. Basti pensare che Franciacorta di bottiglie ne vende “appena” 10 milioni di bottiglie l’anno. Un business strepitoso costruito nei secoli”. Aiello attraversa i secoli, racconta le storie, anche quelle piccanti vissute alla corte di Re Sole. E parla a lungo di Dom Perignon, un uomo di grande talento, “che aveva una grande conoscenza dell’uva, si industriò a conoscerla un po’ meglio e studiava con passione dove un vitigno avrebbe potuto rendere di più”.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Impérial
Colore giallo dorato che tende ad intensificarsi. All’olfatto, agrumi, frutta bianca, tipici di questa zona. Nel finale, miele e sambuco. Olfattivamente belle note minerali. Al palato consistente e burroso, non tradisce l’olfatto. Sentori di mela cotta, pane dolce con uva appassita.
Grand Vintage 2006
Annata disastrosa, ma lo Chardonnay esce alla grande da gelate e piogge fuori stagione. Colore giallo intenso con riflessi dorati intensi. Si vedono i 9 anni passati dal vino in bottiglia. Al naso, vaniglia, legno, frutta bianca matura, tipico della Maison, poi note minerali e frutta matura, ma si percepiscono le note acerbe. Non tradisce millesimato della Maison, poi minerale, erbe aromatiche. Al palato, rotondo, un po’ grasso, si sentono le note floreali, frutta bianca, ma non tradisce l’olfatto
Grand Vintage Rosé 2006
Colore ramato, all’olfatto sembra chiuso, belle note di panificazione e frutta rossa. All’attacco sembra corto, ma si apre con note croccanti e frutta rossa. Alla fine i profumi vengono fuori
G.V.
ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE