(Gianni Bruno, Stevie Kim, Nando Papa e Fabrizio Carrera – Ph Vincenzo Ganci)
Taormina gourmet è stata l’occasione per presentare in anteprima l’edizione numero 50 del prossimo Vinitaly, che si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile 2016.
Mezzo secolo di storia che mostra come è cambiato il mondo del vino e come si è evoluto. Nella sala Belvedere dell’hotel Villa Diodoro, Gianni Bruno, brand manager di VeronaFiere e Stevie Kim, ambasciatrice del vino italiano all’estero e responsabile che hanno presentato l’edizione speciale del Vinitaly che presenterà alcune novità ed alcune conferme importanti. A fare gli onori di casa il direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera.
La novità principale riguarda il logo, presentato in anteprima. “Ripartiamo da qui – dice Bruno – con il nostro motto ‘Dal grande passato nasce un grande futuro’. A pensarci vengono i brividi, sono passati 50 anni (lui è brand manager di VeronaFiere da 30 anni, ndr) dalla nostra prima edizione. Oggi portiamo a Verona oltre 4.000 espositori e siamo diventati la fiera vinicola più importante del mondo”.
Per ripercorrere la storia del Viniatly, sono state scelte cinque etichette speciali, cinque vini che in questi 50 edizioni, dal 1967 ad oggi, hanno sempre partecipato alla fiera: il Colomba Platino di Risignolo, Five Roses di Leone de Castris, il Barbaresco 2011 di Gaja, Costasera 2010 di Masi e il Chianti classico riserva 2012 di Villa Antinori.
“Quante cose sono cambiate dal 1967. In quell’anno nasceva la Nike, il primo bancomat a Londra, nasceva Roberto Baggio, il primo singolo dei Pink Flyd – racconta Bruno -. E così il vino, è cambiato, mutato, si è svoluto”.
Il Vinitaly prevedrà alcune iniziative speciali, come i “Taste and buy” e le degustazioni. Poi i biglietti, che non saranno più cartacei. E gli inviti, solo nominativi.
A parlare di Vinitaly una spumeggiante Stevie Kim che ha parlato dell’appeal del vino italiano all’estero: “Un mondo complicatissimo da far conoscere – ha detto la Kim -. Per questo abbiamo voluto fortemente la Via, la Vinitaly International Academy. “
Uno scouting che lo scorso anno ha coinvolto 55 persone che hanno sostenuto un importantissimo e difficilissimo corso di formazione. Solo in 26 hanno superato l’esame finale. “Il vino italiano è molto complicato da comunicare – spiega la Kim – manca la precisione ed il rigore nel farlo. Per questo abbiamo creato degli ambasciatori del vino italiano in grado di portarlo nel mondo, soprattutto in Asia e America dove c’è sempre più voglia di vino italiano. Nel finale l’improvvisata di Ian D’Agata: “Il vino italiano è sempre molto apprezzato, c’è un interesse sempre crescente – ha detto – e sorprende che, invece, ci sia un calo dei consumi. Il vino, però, rimane uno strumento di comunicazione e socializzazione”.
Per celebrare l’evento, poi, Nando Papa, sommelier del Verdura Resort, ha guidato i presenti in una degustazione con 5 etichette storiche, che hanno attraversato indenni, anzi ne sono usciti ancora più forti, le 50 edizioni del Vinitaly.
LE NOTE DI DEGUSTAZIONE
- COLOMBA PLATINO – Giallo paglierino, vino estivo, fresco da bere come aperitivo. Oggi la bottiglia è più accattivante; sentori di agrumi tipici della zona di produzione, un vino molto leggero affinato in acciaio
- FIVE ROSES – Il primo rosato in Italia, stacca il traguardo del 71esimo anno di produzione. Il colore è una giusta via di mezzo tra tutti i colori dei rosati, colore petalo di rosa. Sentori di mirtillo, ribes rosso. Al palato sembra corto, ma si ritrovano al gusto i frutti rossi.
- CHIANTI CLASSICO DI VILLA ANTINORI – Prima etichetta storica di Chianti, rosso rubino, sentori di frutti rossi, mirtillo e lamponi soprattutto, tipici del Chianti classico. Un vino molto legato al territorio. Tannini presenti, ma dolci.
- BARBARESCO GAJA – Gaja è un personaggio straordinario, il re del Barbaresco. Vino super classico, sentori di tabacco, cioccolato, tannini imponenti, che tendono a svolgersi, un vino che conquista e convince.
- COSTASERA – Rosso rubino, sentori tipici dell’Amarone classico. All’olfatto prugne, ciliegie mature e marasca. Tannino presente, ma avrebbe bisogno di 4/5 anni per evolversi e migliorare ancora. Non è stucchevole. Al gusto tabacco, vaniglia, cacao e sentori di fresco.
G.V.
IL VIDEO REALIZZATO DA ROBERTO CHIFARI
ALCUNE IMMAGINI DELL'INCONTRO
(Gianni Bruno)
(Le cinque bottiglie in degustazione)
(Stevie Kim)
(Ian D'Agata)
(Nando Papa)