E anche quest'anno ci siamo. Agli sgoccioli di questo importante (anche per noi) 2019, cerchiamo di ipotizzare quale sarà il prodotto “re” dell'anno che sta per arrivare.
E come ogni anno, i giornalisti e i collaboratori di Cronache di Gusto, hanno detto la loro, ipotizzando quale potrebbe essere il prodotto italiano protagonista di questo 2020. Ed allora buona lettura, tanti auguri di un buon anno e diteci la vostra, se vi va, utilizzando i commenti o i nostri canali social.
FABRIZIO CARRERA
Olio extravergine di oliva
Verde. Denso. Profumato. Nel mio immaginario l’olio extravergine è così. Deve avere le caratteristiche dell’alta qualità e deve essere stato prodotto senza alcuna scorciatoia. E quindi anche costoso. Perché ci sta pure che una prelibatezza abbia un prezzo ragguardevole e remunerativo per chi lo produce. È il mio prodotto dell’anno per varie ragioni. Primo perché sento un interesse nuovo attorno all’olio. Secondo perché penso sia uno dei prodotti del futuro su cui tutto il Sud Italia deve scommettere e ingranare la quarta. Terzo perché è un toccasana per la salute a tal punto che potrebbe essere venduto in farmacia. Eppure nonostante tutto, questo prodotto – il mio prodotto dell’anno 2019 – sconta anni di ritardo nella considerazione dei consumatori e degli addetti ai lavori. Vuoi per una legislazione che non aiuta, per la scarsa capacità di organizzazione aziendale, per l’assente cultura di impresa, per la superficialità di chi lo acquista. Mia modesta proposta: dobbiamo partire dai produttori affinché investano nella promozione e conoscenza così come hanno fatto in questi trent’anni i produttori di vino. Se il vino italiano ha raggiunto i livelli di suggestione e considerazione lo si deve al fatto che molti imprenditori hanno creduto nella promozione mettendo le mani in tasca per la comunicazione, promuovendo corsi di degustazione, creando anche indirettamente, una generazione di divulgatori, in Italia e all’estero. Oggi il mondo dell’olio non ha niente di tutto questo. Ed è un vero peccato. Perché la fascia di produzione di olio extravergine nel mondo è più ristretta di quella del vino e l’Italia è un player fondamentale sebbene gli spagnoli siano stati più bravi grazie al loro approccio molto moderno e pragmatico. Ma l’Italia, soprattutto il Sud Italia, ha un patrimonio pazzesco di produzione e di biodiversità da non temere confronti con nessuno. La Puglia innanzitutto, e poi la Calabria. E infine la Sicilia. Sono le tre regioni sul podio da cui partire. È il mio prodotto dell’anno. Non solo perché ci credo. Ma perché vedo una grande prospettiva. Avanti tutta.
GIORGIO VAIANA
Pizza
Di nuovo? Direte voi… Già, perché a pochi mesi dalla nomina Unesco, la pizza continua ad incontrare consensi e favori del mondo gastronomico italiano. Sono sempre più convinto che presto, molto presto, anche la Michelin cederà al fascino del mondo della pizza assegnando una o più stelle in Italia. E' solo questione di tempo. Mi piace, invece, notare sempre di come ormai la pizza sia diventato sempre di più un prodotto sempre più ragionato e preparato in maniera intelligente, nel pieno rispetto della materia prima e dei prodotti di stagione. Mangiare una pizza, oggi, non è solo “vediamoci con gli amici”, ma è anche una vera e propria esperienza sensoriale. Che stuzzica il palato e stimola l'olfatto. La cosa fondamentale è non farsi prendere la mano e fare le cose nel modo giusto. Con pazienza. E soprattutto senza strafare. Il rischio è che la bolla possa esplodere e far crollare il castello di certezze che si è costruito intorno a questo mondo. Invece bisogna continuare su questa strada tracciata, fatta di studi e ricerche. Occhio alle farine, però. Non sono sempre convinto sull'uso di quelle di “grani antichi”. Ci sono molti punti oscuri che vorrei aver chiariti.
ROBERTO CHIFARI
Spumante
Se c’è un prodotto che si erge ad essere il prodotto dell’anno, non può che essere lo spumante. Con un +9% nelle bottiglie esportate lo spumante italiano conquista le tavole nel mondo. Per la prima volta è stato raggiunto il record storico annuale delle vendite all'estero per una quantità superiore a 560 milioni di bottiglie. Se in Italia lo spumante si piazza tra gli acquisti irrinunciabili delle famiglie italiane, all'estero non sono mai state richieste così tante bollicine italiane, segno che si cresce in qualità e quantità. Questo piccolo record deve far riflettere perché la strada tracciata è quella giusta ed è la dimostrazlone che il made in Italy cresce nonostante lo spettro dell'Italian sounding su tutti i prodotti tricolori.
LORELLA DI GIOVANNI
Cannolo scomposto vs cannolo
Il cannolo scomposto da dolce al cucchiaio ritorna ad essere uno sweet finger food della pasticceria siciliana. Ritorna il rito di farcire la cialda dei cannoli appena prima di gustarli, ritorna la tradizionale cucina popolare.
ANNALUCIA GALEONE
Melagrana
E' un frutto ricco di valenze simboliche ed esoteriche. Alcuni studiosi ebraici ritengono che sia stato proprio il melograno il frutto proibito del giardino dell'Eden. I 600 semi dal colore rosso evocano l'energia vitale e l'abbondanza. Auguro a tutti voi meriti numerosi ed inarrestabile energia.
FEDERICO LATTERI
Vini dell'Etna
Sono unici: eleganti, freschi, intensi, minerali e dotati di una bevibilità non comune. Vengono da un grandissimo terroir che racchiude in sé sia le caratteristiche di un vulcano che quelle della montagna, esprimendosi ad alti livelli tanto in rosso quanto in bianco. Fascino, originalità e ricchezza di sfumature sono le chiavi del loro successo.
CLARA MINISSALE
Lievitati
Non scelgo un prodotto, ma una categoria. Pane, pizza, brioche, tutto ciò che lievita, cresce e si trasforma durante il processo è ormai una sfida sempre aperta per chef, pizzaioli, pasticceri. Per loro è un modo per superare i limiti, quelli propri e quelli della materia e per noi è l'occasione per avere a disposizione prodotti di qualità sempre crescente.
STEFANIA PETROTTA
Burro
Fermo restando che l'olio extra vergine di oliva resta insostituibile sia dal punto di vista organolettico che da quello salutare, sdoganiamo il burro. Di lui si hanno tracce sin dal neolitico e parrebbe che fosse presente nelle tavole meridionali, contrariamente a quanto possa pensarsi, già nel Medioevo. Oggi sembra che stia riacquistando il posto che gli compete nelle tavole, che sia italiano o straniero, salato o normale, chiarificato o meno. Perché, diciamoci la verità, alcune preparazioni necessitano di questo prodotto e non trovano pari negli altri grassi. Pensiamo al panettone che ormai impazza da nord a sud, o alla pasta frolla, o ancora ai tagliolini al tartufo, solo per citare qualche preparazione, che non trovano nei succedanei la loro migliore espressione. Ci fa quindi piacere notare ultimamente, nelle tavole dei ristoranti più gourmand, accanto al piattino per la degustazione dell'olio, quello col burro. D'altronde l'Organizzazione Mondiale della Salute ci dice che nella nostra dieta possono essere presenti grassi saturi per meno del 10%. A supporto di ciò intervengono anche il British Medical Journal e la Fondazione Veronesi che invitano a non demonizzare gli alimenti che contengono grassi saturi. In più, per il contenuto d'acqua che lo contraddistingue, risulta il meno calorico tra tutti i grassi, anche rispetto all'olio d'oliva. Insomma, come in tutte le cose, basta non esagerare: è la somma che fa il totale.
MICHELE PIZZILLO
Confetto
Siccome è legato ad eventi speciali, anche se lieti, forse il confetto è un po' trascurato come singolo dolcetto. E, invece, la sua storia, il suo legame con le gioie della nostra vita, una certa facilità di abbinamento con alcuni vini, molti liquori e quasi tutte le bibite, secondo ne fatto il prodotto del 2020 oltretutto è da sempre simbolo di prosperità, felicità e abbondanza. Quale prodotto migliore per augurare un prospero 2020? Usandolo bene, però, nei colori e nel numero da inserire nelle confezioni (sempre dispari) e tenendo sempre pronta una bella coppa piena di questa dolcezza.
GIANLUCA ROSSETTI
Acqua
Il mio prodotto del 2020 è l'acqua. Il consumo di acqua infatti è aumentato vertiginosamente nell'ultimo secolo e ne sprechiamo sempre di più. L'acqua per me è la sintesi di tanti prodotti a cui stavo pensando, è la sintesi del riso, della pasta e di tantissimi altri alimenti di uso comune. L'acqua è il ciclo della vita, l'acqua che beviamo oggi è piovuta circa 20 anni fa, e dopo il suo cammino tra i minerali della nostra terra arriva sulle nostre tavole. Noi tante volte quell'acqua la calpestiamo, la maltrattiamo, ne abusiamo. Con una buona acqua si fa un buon caffè, si produce della buonissima verdura. Ecco, penso che una maggiore attenzione all'acqua, voglia dire una maggiore cura anche di tutti gli altri prodotti che proveremo nel 2020. Per essere gourmet, a parer mio, si deve partire dall'inizio.
FOSCA TORTORELLI
Caffè
Per diventare caffè, i suoi frutti, le drupe devono subire diversi e precisi procedimenti. Questo complesso processo di coltivazione e lavorazione dà vita alla bevanda che ogni giorno consumiamo in modo diverso. Il caffè è ormai entrato nei ritmi e nei riti della vita quotidiana, questa bevanda è tra le più bevute, ma ancora poco conosciuta e approfondita. Monorogine, cold brew, specialty ed estrazioni alternative, l’universo del caffè è in continua crescita, puro o declinato in mix singolari, ingrediente di cocktail e di gastronomia. Merito anche della famosa “Terza Onda”, che ha cambiato la percezione del mondo di questo prezioso frutto.
MANUELA ZANNI
Pasta fresca
Prodotta con pazienza e dedizione e poi gustata, con condimenti semplici e genuini che ne esaltino il gusto invece che coprirlo, come il più prelibato dei pasti. Non è un caso, infatti, che se chiedete agli chef più rinomati quale sia il loro piatto preferito, nella maggior parte dei casi citino un piatto di pasta al pomodoro. Spesso “bistrattata” a causa delle diete dimagranti che la vedono come il nemico da combattere, la pasta merita, invece, un posto d'onore all'interno di un'alimentazione sana ed equilibrata che rispecchi i gusti degli abitanti dell'intera Penisola, che ne è la gloriosa patria.
C.d.G.