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Export Franciacorta in Uk, il presidente del Consorzio Zanella a Londra incontra critici del vino per confrontarsi sul tema

05 Luglio 2013
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Il dibattito si è tenuto all'ambasciata italiana di Londra alla luce della prossima apertura di un ufficio che rappresenterà il Franciacorta

Per il mercato inglese non è paragonabile allo Champagne.

Il Franciacorta semmai deve contendersi le quote in un'altra fascia, confrontandosi con altri vini frizzanti, come il Cava, o come quelli adesso fatti in Inghilterra che hanno raggiunto alti livelli qualitativi, e a questo livello avrebbe grandi prospettive. E' il parere dato Jane Parkinson di The wine Gang, il gruppo indipendente formato da alcuni dei critici del vino tra i più influenti del Regno Unito, Tom Cannavan di wine-pages.com, Anthony Rose del The Independent, Joanna Simon di House & Garden e  David Williams del The Observer. Lo ha espresso all'ambasciata italiana di Londra ad un incontro con il presidente del Consorzio del Franciacorta Maurizio Zanella dedicato alla Docg Italiana e di William Baber, risotratore e commerciante di fine wine e fondatore di Tasting Rooms, casa di distribuzione di piccoli produttori indipendenti. Si è tenuto per sondare le potenzialità che ha il Franciacorta nella piazza più importante d'Europa, per quanto riguarda le importazioni e il consumo di vino, in seguito al progetto di apertura di un ufficio che possa rappresentare l'icona del salotto buono d'Italia nella Capitale. Il presidio nel Regno Unito risponde al piano di potenziamento dell'esportazione, che il Consorzio vorrebbe raddoppiare nei prossimi anni, anche se già forte in Giappone,  rappresenta il 28% del totale, in Germania, Svizzera e Usa. Oltre Manica, attualmente, esportano 19 produttori e il Regno Unito è il più grande importatore di vino frizzante.

Al dibattito si sono valutate le possibili strade per promuovere il Franciacorta e fortificare la sua presenza. Intanto, come hanno detto i critici presenti, accostandolo alla cucina inglese e soprattuto a quella italiana che è sempre al top delle preferenze dei consumatori. Vanta tanti stili diversi e una versatilità a tavola che pochi Champagne hanno. E a conferma dell'indissolubile connubio con il cibo c'è il dato che ha illustrato Zanella:  i maggiori consumi del Franciacorta avvengono nel canale Horeca, il 70%, in Italia e soprattutto in Giappone, proprio per l'alta concentrazione lì di ristoranti italiani di alto livello. Si è parlato poi di posizionamento. Anche se è alto quello che detien nei mercati dove è presente, in Inghilterra ancora sono tanti i wine lover che non l'hanno scoperto e che potrebbero apprezzarlo, e questa rappresenterebbe, a detta dei critici, la fascia su cui puntare.