In Sicilia è in diminuizione il numero dei natanti impiegati per la cattura di questa specie. La Regione chiede un maggiore sostegno al ministero
Da tredici a quattro è sceso il numero delle imbarcazioni siciliane dedite alla pesca del tonno. “Un tipo di pesca ancora centrale, molto importante nella nostra regione – commenta il dirigente generale del Dipartimento Regionale degli Interventi per la pesca, Salvatore Barbagallo – E per questo va migliorata”.
Le quote tonno infatti sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno. “Le quote tonno di queste nuove imbarcazioni – spiega Barbagallo – sono nella disponibilità del ministero per una ripartizione. Una piccola percentuale è stata poi assegnata anche alla pesca sportiva. Ma bisogna fare in modo per rendere equilibrato lo sforzo di pesca con l’esigenza degli armatori di andare in mare per fare il loro lavoro. E’ un tema molto delicato dove entra in gioco l’unione Europea”.
Gli armatori infatti chiedono un aumento delle quote tonno, “noi come Regione Sicilia chiederemo che questa quota venga aumentata in virtù di una maggiore disponibilità in relazione alla dismissione di parecchie imbarcazioni. Sicuramente c’è una perdita da parte degli armatori, in generale tutti vogliono pescare di più perché questo è il loro mestiere. Stiamo dunque lavorando per questo”, conclude Barbagallo.
Sandra Pizzurro