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Ecco il nuovo governo Renzi, all’Agricoltura va Maurizio Martina

21 Febbraio 2014
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Maurizio Martina e Matteo Renzi

Maurizio Martina, già sottosegretario all'Agricoltura nel governo Letta è il nuovo ministro all'Agricoltura designato dal premier incaricato Matteo Renzi.

E come anticipato da Crronache di Gusto Il dicastero di via XX Settembre non è andato al patron di Eataly Oscar Farinetti. La programmazione e il 'dossier' Expo 2015, dove il tema nutrizionale è al centro, rappresenteranno certamente il faro dell'azione di Martina, che nel precedente incarico di sottosegretario al Mipaaf aveva ricevuto la delega a presiedere la Commissione di coordinamento per le attività connesse alla manifestazione milanese.

Un'altra sfida importante per il giovane neoministro, nato a Calcinate, nel bergamasco, il 9 settembre del 1978, sposato con due figli, sarà inoltre di soprintendere alla realizzazione, attraverso i decreti attuativi, dei nuovi indirizzi della politica agricola comunitaria, soprintendere alla riorganizzazione di Agea e Inea, sbarrare o meno la strada agli Ogm secondo quella discrezionalità imputata dalla Ue ai singoli governi. Martina, che ricorda nel suo blog di avere avuto nonni contadini mentre il padre e la madre hanno sempre lavorato in fabbrica, ha una formazione specifica nel settore agricolo essendosi diplomato all'Istituto tecnico Agrario di Bergamo. Poi la laurea in Scienze Politiche e una veloce ascesa in campo politico («la politica è la mia passione», dice nel blog ma un pezzo del cuore è anche per la squadra di casa, l'Atalanta, di cui si dichiara tifoso), arrivando a distinguersi tra i fondatori del Partito Democratico.

Nel 1999 è eletto consigliere comunale a Mornico al Serio, nel Bergamasco, carica ricoperta fino al 2004. Sempre nel 2004, dopo una militanza nell'organizzazione giovanile dei Democratici di Sinistra, viene eletto segretario della Provincia di Bergamo. Nel 2006 assume la carica di segretario regionale dei Democratici di Sinistra in Lombardia. Nel 2007 è tra i fondatori del Partito Democratico. Nello stesso anno, a seguito delle primarie, è eletto primo segretario del Partito Democratico della Lombardia. Nel 2009, sempre attraverso le primarie, viene riconfermato alla guida del Partito Democratico Regionale Lombardo. Nel 2010 è eletto consigliere della Regione Lombardia, incarico riconfermato nelle consultazioni popolari del febbraio 2013. Durante i mandati di consigliere regionale lombardo è stato componente della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Attività Produttive.