Salvo sorprese dell'ultimora oggi il consorzio della Dop Monti Iblei elegge il suo nuovo presidente.
Giuseppe Rosso, patron di Villa Zottopera lascia il testimone a Giuseppe Arezzo, ex capo dell'ispettorato dell'agricoltura e quindi di fatto un tecnico che conosce bene dinamiche e prospettive di un territorio tra i più vocati per la produzione di olio extravergine di qualità. Arezzo, che in passato è stato anche capo di gabinetto dell'allora assessore siciliano all'Agricoltura Innocenzo Leontini, viene eletto da un consiglio di amministrazione che si è in parte rinnovato nei giorni scorsi. A farne parte, oltre a Rosso che resta nel cda, ci sono infatti i confermati Salvatore Cutrera, Giorgio Rollo, Sebastiano Giaquinta, Francesco Arezzo, Gianni Scollo, Giuseppe Vivera, Gaetano Di Pino, oltre ai nuovi eletti Giuseppe Arezzo, Orazio Covato, Nicola Inchisciano e Giovanni Galioto. Nei giorni scorsi sono stati anche eletti i presidenti delle sottozone, ovvero Maria Grazia Spanò per Monte Lauro, Achille Paternò per Gulfi, Salvatore Iemmolo per Valle dell'Irminio ed Enzo Carpino per Val d'Anapo. Infine Giuseppe Cicero, noto per essere uno dei riferimenti dell'Asca di Ispica, ufficio della Regione per la sicurezza alimentare, è stato nominato presidente del comitato tecnico scientifico.
Al nuovo presidente il compito di ridare smalto a un consorzio che arriva all'estate del 2013 con un po' di affanno. Gestioni passate, precedenti all'ultima di Rosso e altre vicende, hanno creato qualche problema al comparto che comunque vive una fase di scarso dinamismo stretti dal calo dei consumi, dalle politiche del basso prezzo e dalla concorrenza. Eppure quella della Dop Monti Iblei è una Denominazione molto apprezzata che oggi conta circa 400 iscritti anche se solo in 180 sono quelli che ne hanno diritto perchè sono in qualche modo presenti nella filiera. Mentre la produzione si attesta su circa 1.500 quintali di olio prodotto attraverso un territorio che dalla provincia di Ragusa lambisce quella di Siracusa attraverso gli uliveti di tre cultivar: Tonda Iblea, la più acclamata, e poi Verdese e Moresca.
C.d.G.