Il nuovo Comitato Nazionale Vini si è insediato nel corso della prima riunione, tenutasi ieri nella sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ed opererà con un nuovo regolamento interno.
Giuseppe Martelli è stato confermato come presidente della nuova compagine, nominata il 29 febbraio dal Ministro Mario Catania, che risulta ora più snellita essendo passata da 39 a 18 componenti, con le funzioni stabilite dal decreto legislativo 61/2010. Rappresenta il massimo organo consultivo e propositivo del dicastero in materia vitivinicola e adesso dovrà seguire un nuovo regolamento interno, che sostituisce quello rimasto in vigore per oltre 45 anni.
Alcune modifiche sostanziali riguardano le procedure di riconoscimento delle Doc. Cambia il peso della maggioranza necessaria per l’approvazione o per la bocciatura. Se prima su 39 componenti questa si attestava sui 2/3, secondo le nuove regole su 18 membri basterebbe la metà più uno. Cosa che all’interno del Comitato avrebbe fatto esplodere pareri contrari, secondo fonti ufficiose. La motivazione del dissenso sarebbe nel numero esiguo dei componenti e quindi nella rilevanza che potrebbero avere probabili assenze, per giusta causa, sull’iter stesso della votazione. Ma i documenti che verrebbero sottoposti al giudizio del Comitato avrebbero comunque già superato il benestare della Regione richiedente, motivo sufficiente per garantire a Roma un esame scrupoloso e un verdetto corretto. Inoltre l’ultimo parere vincolante in materia oramai non è più quello del Ministero ma di Bruxelles.
Altra novità in seno al regolamento è il territorio di competenza dei referenti territoriali, in tutto otto. Questi non potranno occuparsi della propria regione di provenienza. Continueranno a svolgere il loro ruolo in occasione delle pubbliche audizioni in caso di esame di proposte su disciplinari nuovi o di modifiche.
Oltre alle funzioni consultive e propositive nei confronti del Ministero, il Comitato Vini sarà altresì chiamato ad essere parte propositiva per le scelte che dovranno essere compiute nell’ambito della Riforma della Pac, con particolare riguardo allo sviluppo della politica vitivinicola di qualità.
Durante il primo incontro si è anche proceduto alla nomina delle Commissioni centrali “Affari generali” e “Tecnico-normativa” che opereranno sotto la presidenza rispettivamente di Gabriella Ammassari e Paolo Castelletti.
C.d.G.