(Beppe Rinaldi – ph corriere.it)
Sapevamo che stava molto male. Però avevamo sperato che tutto non avvenisse troppo in fretta. Ed invece ieri sera, domenica 2 settembre, se n'è andato Beppe Rinaldi, un grande delle Langhe e del vino italiano.
Siamo costernati. E siamo un po' più soli. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 70 anni. L'abbiamo conosciuto pochi anni fa ma per noi è stata una di quelle conoscenze intense che ci hanno dato moltissimo. E di questo siamo onorati. E lo ringrazieremo per sempre. Per due anni consecutivi ha partecipato a Taormina Gourmet arricchendo di non poco il nostro evento. Ricordiamo bene una verticale di un suo barolo con Gianni Fabrizio. Memorabile. Si è parlato poco di vino e tanto, tantissimo, di molto altro. Uomo delle Langhe in tutto e per tutto. Anarchico, visionario, rigoroso, il suo mondo era costituito dalle moto, dalle auto e dal vino. I suoi Barolo sono alcuni degli esempi più straordinari di rispetto del territorio e piacevolezza. All'inizio di quest'anno una sua intervista al nostro Giorgio Vaiana (leggi qui) ha creato non poche discussioni nelle Langhe. Rileggerla fa un certo effetto. Parole appassionate e taglienti. Com'era lui. Ciao Beppe.
Alla moglie Annalisa e alle figlie Marta e Carlotta le più sentite condoglianze di tutta la redazione di Cronache di Gusto.
C.d.G.