Una giornata tristissima per noi. È scomparso il conte Lucio Tasca d’Almerita. Aveva 82 anni.
Con lui va via un grande nome del vino italiano. Lucio Tasca era nato a Palermo e dal 1961 si è dedicato all’attività imprenditoriale nell’azienda Regaleali, poi trasformata in Conte Tasca d’Almerita spa Agricola. Laureato in economia e commercio, ha avuto quattro figli (Giuseppe, Franca, Alberto, Alessandra). È stato tra i primi in Sicilia a credere nelle potenzialità del territorio per la produzione di eccellenze e tra i primi a puntare sull’enoturismo. E il successo del vino siciliano nel mondo si deve anche a lui. Pioniere nella sperimentazione delle varietà internazionali in Sicilia: infatti ha avviato le sue sperimentazioni a metà anni ‘80, aprendo poi una strada seguita da molti. Alla tenuta madre, Regaleali – acquisita nel 1830 – un’isola verde al centro della Sicilia, nell’antica Contea di Sclafani – negli anni si sono aggiunte grazie anche all’intraprendenza del Conte Lucio, Capofaro, a Salina, nell’arcipelago delle Eolie; Tascante sull’Etna; la storica tenuta Whitaker nell’antica isola Mozia; e Sallier de La Tour, a Monreale. Lo ricorda l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “Grande affetto e vicinanza alla famiglia Tasca d’Almerita in questo momento di tristezza e di dolore per la scomparsa del carissimo Lucio Tasca, divenuto riferimento internazionale della migliore imprenditoria siciliana”.
“Assovini Sicilia è nata grazie alla visione di tre grandi uomini – dice Laurent Bernard De La Gatinais, presidente di Assovini Sicilia – Lucio ne è stato l’ideatore. Se tutti noi, imprenditori e manager delle aziende siciliane, rappresentiamo con forza e prestigio la Sicilia vitivinicola nel mondo intero è perché abbiamo raccolto l’eredità e gli insegnamenti di grandi uomini e maestri come Lucio”. “Se ne va uno dei grandi protagonisti della viticoltura siciliana, – commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia – Lucio Tasca d’Almerita è stato senza dubbio tra i primi a credere nelle potenzialità dell’isola. Visionario, precursore, innovatore, ha dedicato tutto il suo impegno allo sviluppo della Sicilia del vino, anche attraverso il suo prezioso supporto alla nascita del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia”.
“Con la morte di Lucio Tasca se ne va un signore del vino, che a mio avviso – sottolinea Alessio Planeta, componente del consiglio direttivo della Fondazione SOStain – insieme a Giacomo Rallo e a nostro zio Diego, ciascuno con la sua visione e il suo stile personale, ha dato un impulso e una spinta decisivi al decollo del vino siciliano. Oggi siamo ciò che siamo anche grazie a Lucio Tasca, alla bella intesa che ha sempre avuto con i suoi due amici di sempre. Mi piace pensare che dopo di lui – dopo di loro – si proseguirà con energie doppie e triple, grazie alle sollecitazioni ricevute, dividendosi tra le proprie aziende e gli impegni per la Sicilia intera, con il ruolo di Alberto Tasca nel Consorzio Doc Sicilia e in Assovini. Non è un caso che l’ultima volta che abbiamo visto Lucio è stato, poche settimane fa, in occasione del Simposio della Fondazione SOStain: l’ultima creazione di una famiglia devota al vino siciliano”.
Domani, martedì, a partire dalle 10 sarà allestita una camera ardente a Villa Tasca. I funerali invece mercoledì sempre a Villa Tasca alle ore 10.
Ai figli e a tutti i familiari le condoglianze da parte del direttore di Cronache di Gusto Fabrizio Carrera e di tutta la redazione.
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