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Lutto

Addio a Nicodemo Librandi: fece grande la Calabria del vino

31 Agosto 2023
Nicodemo Llibrandi Nicodemo Llibrandi

E’ morto, a 78 anni, Nicodemo Librandi, il produttore, proprietario dell’omonima cantina che aveva reso grande la Calabria del vino. Nato a Cirò Marina, nel crotonese, dopo aver fondato l’omonima cantina diventata celebre in tutto il mondo, era diventato uno degli artefici della crescita del settore enologico nel crotonese ed in Calabria. Librandi è morto dopo aver combattuto senza sosta contro un male incurabile che alla fine ha vinto e se lo è portato via. A maggio scorso, l’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria gli aveva conferito il dottorato di ricerca honoris causa in Scienze agrarie, alimentari e forestali per i meriti acquisiti e per le competenze maturate nel settore della vitivinicoltura. Con questa motivazione: “Per la sua instancabile attività di ricerca ed innovazione nel settore della vitivinicoltura. Il dottor Librandi ha svolto un’intensa attività nel recupero della biodiversità viticola, della quale la Calabria è estremamente ricca per la sua storia vitivinicola millenaria. Questa attività ha condotto alla costituzione di una collezione di vitigni regionali di estremo interesse per il presente ed il futuro della vitivinicoltura calabrese, valutandone le loro attitudini e peculiarità. In altri ambiti della vitivinicoltura, Nicodemo Librandi, assieme al compianto fratello Tonino, ha svolto anche un’encomiabile attività di ricerca ed innovazione nel settore della meccanizzazione delle principali pratiche in vigneto, nonché nelle tecnologie enologiche più avanzate per la massima valorizzazione del vino ottenuto da varietà autoctone”. Quella era stata l’ultima apparizione pubblica per il produttore calabrese.

“Con Nicodemo Librandi – ha scritto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – scompare un simbolo di eccellenza e modernità per la Calabria e per la filiera vitivinicola nazionale. Imprenditore illuminato che ha sempre puntato sull’innovazione e sul coraggio, portando in alto i suoi prodotti e l’immagine della nostra Regione. A nome della Giunta regionale che ho l’onore di presiedere esprimo un sentimento di cordoglio e di vicinanza alla famiglia e all’azienda”.

Aveva fondato con il fratello Tonino la più grande azienda vitivinicola della Calabria. A Nicodemo va il merito di aver creduto a quei vitigni dai nomi scabri – Mantonico, Magliocco, Gaglioppo – che nessuno conosceva in Italia, e a trarne grandi e personalissimi vini: il Magno Megonio, il Duca San Felice, l’Efeso, il bianco Gravello, certi Cirò di grande valore. Per i festeggiamenti dei 50 anni della Doc Cirò, aveva concesso un’intervista ai nostri microfoni. E lì diceva: “La Calabria del vino è in mano alle nuove generazioni. Nel nuovo CdA del consorzio la media d’età è di 30 anni. Idee innovative e voglia di rinascita sono gli ingredienti giusti per la nuova rinascita del vino calabrese e del Cirò”. E rifletteva anche sul futuro della sua terra: “Oggi il Cirò è un grande vino del Sud. Sono stati fatti molti passi avanti da quando eravamo in pochi a seguire la strada della qualità. Credo nei giovani e nel nuovo impulso positivo che riscatterà la Calabria del vino”.

“Con la scomparsa di Nicodemo Librandi perdiamo una bella persona, un imprenditore visionario, un grande calabrese. Un onore per me averlo conosciuto”. Così il direttore di Cronache di Gusto Fabrizio Carrera. Alla famiglia di Nicodemo, le condoglianze della redazione di Cronache di Gusto.